"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Così come Maria (1,39), anche i pastori si pongono «in fretta» in cammino obbedendo senza indugio all'invito dell'angelo. Disprezzati ed emarginati dalla società religiosa del loro tempo, praticamente dei selvaggi ritenuti peccatori insalvabili, causa prima, unitamente a prostitute e pubblicani, del ritardato avvento del Regno di Dio, divenuti adesso modelli di fede, ascoltatori e proclamatori della Buona Notizia loro affidata, evangelizzatori ante litteram della nascente Chiesa. Hanno ascoltato la Parola, hanno creduto, hanno contemplato il Mistero d'amore e di misericordia e lo hanno annunciato agli altri. A noi non resta altro da fare che accogliere «stupiti» come Maria, il loro annuncio «custodendolo e meditandolo nel nostro cuore» come un tesoro preziosissimo, «in una continua crescita di luce che fa germinare la Parola» (cit.). La comprensione, infatti, che abbiamo del Mistero di Dio avverrà solo attraverso l'ascolto e la contemplazione della Parola del Vangelo che è «Gesù, Messia, Figlio di Dio» (Mc 1,1). Solo così la nostra conversione - al Padre, alla Parola e a noi stessi - avrà il sapore dell'autenticità. Lasciamoci, perciò, attirare e condurre dalla Parola della Vita, perché «dove c'è il nostro tesoro, là sarà anche il nostro cuore» (Mt 6,21)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Vangelo:
