"Pino Puglisi,
dono per la Sicilia e per il mondo"
di Bartolomeo Sorge SJ
Oggi 25 maggio padre Giuseppe Puglisi verrà proclamato beato. A vent’anni dal suo assassinio per mano della mafia, una rilettura del suo operato e della sua figura ci aiuta a non dimenticare che la lotta alla mafia prosegue ancora oggi.
In cosa padre Puglisi è stato “segno dei tempi” per la sua terra e per il mondo?
Cosa della sua testimonianza di vita ancora oggi ci può ispirare a proseguire sul cammino da lui iniziato?
Don Pino Puglisi "... Ovunque abbia operato, ha messo in pratica l’ascolto e l’impegno per affermare i valori del Vangelo, incarnandolo fattivamente nel tentativo di sottrarre le persone, soprattutto giovani e bambini, all’influenza della mentalità mafiosa, intesa come qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi, impegno che ha finito con il decretare la sua condanna a morte.
... Il parroco di Brancaccio, ucciso dai killer mafiosi, è il classico chicco di grano evangelico che, cadendo in terra e morendo, produce molto frutto. I suoi assassini si erano illusi di farlo tacere. Di fatto, uccidendolo, ne hanno amplificato la voce e la testimonianza. Per l’ennesima volta, la mafia è caduta nell’errore di pensare che gli ideali si possano spegnere a colpi di lupara. Così, paradossalmente, grazie a quella barbara esecuzione, padre Puglisi, prima conosciuto solo da pochi, si è trasformato in un simbolo per tutti; la Chiesa intera si è sentita interpellata dal fenomeno mafioso, denunciandone apertamente e con forza l’incompatibilità con il Vangelo e ribadendo la scomunica per quanti vi aderiscono. Sono soprattutto le giovani generazioni che si sentono ispirate dal suo esempio a reagire spiritualmente e fattivamente. Padre Puglisi infatti, in conseguenza della sua beatificazione, ormai non appartiene più solamente al quartiere Brancaccio, né solo a Palermo e alla Sicilia. Appartiene alla Chiesa universale. La sua vicenda non è più soltanto personale, ma si iscrive nel contesto più ampio dei “segni dei tempi” che orientano profeticamente il cammino della comunità cristiana. (Bartolomeo Sorge SJ)
Leggi tutto:
Pino Puglisi, dono per la Sicilia e per il mondo (SCARICA IL FILE PDF)
"La vita sacerdotale di don Pino Puglisi fu scelta totale verso i più deboli, gli indifesi e i poveri, in un tempo in cui le povertà vecchie e nuove aumentano. Specie ora, nel tempo che viviamo, la povertà è un problema drammatico. Ma non c’è solo l’aumento delle povertà! C’è evangelicamente da capire cosa significa quest’aumento di poveri per noi, discepoli di Cristo. Perché i poveri per noi sono visita del Signore e “segno dei tempi”. Essi peraltro ci raggiungono non da soli, ma circondati – loro e noi – da «un nugolo di testimoni» che ci aiutano a capire cosa lo Spirito chiede alla sua Chiesa nel suo continuo rinnovare la Pentecoste...
Questo ci insegna ancora oggi Don Puglisi, che è di tutti e riguarda tutti. Non si legano infatti a lui particolari riflessioni pastorali o teologiche o movimenti, congregazioni religiose e nemmeno iniziative (lo stesso centro Padre Nostro si capisce bene solo dentro una vita parrocchiale). Al nuovo beato si legano uno stile, una passione, una fede autentica. E quindi, “ritrovandolo” possiamo rinvigorire la nostra testimonianza e offrire a tutti il lievito del Vangelo. Allora si rinnova la Pentecoste, si attua il Concilio e il Vangelo viene riscoperto «in tutta la sua virtù»! (Maurilio Assenza)
Leggi tutto:
Il 25 maggio a Palermo - La beatificazione di Don Pino Puglisi
Ecco, in esclusiva, la voce di don Pino Puglisi che pronuncia la celebre frase “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”. È la prima volta che viene diffuso l’audio originale delle parole che gli costarono la vita...
Leggi tutto e ascolta:
OGGI 25 MAGGIO 2013 IN TV
I PROGRAMMI SU DON PUGLISI
- Alle 10, 25 su Raiuno
Inizierà la diretta da Palermo - Foro Italico - della cerimonia di beatificazione.
Sono attesi almeno 80.000 fedeli da tutta Italia, 100 Vescovi, 700 tra sacerdoti e diaconi provenienti da ogni parte d’Italia, oltre 200 tra personalità del mondo istituzionale.
- Alle 21,10 su Raiuno
"DON PUGLISI MARTIRE A BRANCACCIO"
In diretta su Rai1, Massimo Giletti con la partecipazione di Luca Zingaretti ricorda la figura di Don Pino Puglisi, il prete di Brancaccio, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993.
A 20 anni dalla morte e in occasione della beatificazione, amici e collaboratori raccontano l’importanza del lavoro diDon Puglisi e la sua battaglia per sconfiggere la mentalità mafiosa.
La serata rientra nelle attività di "Per non dimenticare: la RAI per la legalità", iniziativa che ogni anno cade il 23 maggio, in occasione dell'anniversario della strage di Capaci, ed è stata istituita in ricordo di tutte le vittime delle mafie.
Guarda anche i nostri post precedenti: