"Bell'amore e sessualità" è il tema scelto dal Patriarca per la riflessione svolta in occasione dell'edizione 2010 della festa del Redentore.
Angelo Scola specifica subito, facendo leva su immagini bibliche e sulla tradizione cristiana, che “il bell’amore non è un’Idea astratta ma la persona di Gesù, bellezza visibile del Dio invisibile, che per amore si è fatto come uno di noi. Il bell’amore imprime la sua forma in chi lo accoglie aprendolo a relazioni nuove e partecipate. Questo ci permette di dire che l’amore è bello quando è vero, cioè oggettivo ed effettivo. Con la dottrina del bell’amore il cristianesimo ha dunque la pretesa di intercettare una delle dinamiche fondamentali della vita dell’uomo”. Il card. Scola, quindi, prosegue: “Questo dato, tuttavia, non può ignorare le pesanti prove cui oggi sono sottoposte le relazioni, anche le più intime, come quelle tra uomo e donna, tra marito e moglie, tra genitori e figli. L’amore non è mai stato una realtà a buon mercato, tantomeno lo è oggi. Proprio nelle relazioni amorose si avvertono gli effetti della difficile stagione che stiamo vivendo. È mutata la grammatica degli affetti, anzitutto nel suo elemento determinante che è la differenza sessuale. E dalla sfera privata tale processo sempre più va dilagando nella stessa vita civile. Tra quanto viene quotidianamente immesso dai codici culturali dominanti e il messaggio cristiano del bell’amore sembra essersi scavato un fossato invalicabile. Nell’attuale e magmatico contesto culturale si può ancora ragionevolmente credere nella proposta cristiana del bell’amore? Tanto più che molti uomini, pure segnati da secoli di evangelizzazione cristiana – e tra di loro non pochi praticanti -, non comprendono e rigettano gli insegnamenti della Chiesa in materia di amore e sessualità…”.
Amore buono e dimenticato
Dalla Trasmissione di Radio 24 "Nove in punto - La version e di Oscar"
Sessualità e amore i temi scelti dal patriarca di Venezia Angelo Scola in occasione della Festa del redentore, conclusasi ieri nel capoluogo veneto. Prendendo spunto dall’attualità il cardinale ha scelto il tema dell’amore per “dare le ragioni della convenienza della proposta cristiana nell’ambito degli affetti e della sessualità, del significato e del valore del matrimonio cristiano e della sua indissolubilità, della verginità, del celibato e del senso di una parola caduta in disuso come castità”.
Ai microfoni di “Nove in punto” il patriarca di Venezia ripercorre i punti del discorso. Ospiti inoltre Marina Terragni, giornalista di Io Donna, Umberto Curi, ordinario di storia della filosofia all'Università di Padova ed Emma Fattorini, ordinario di Storia Contemporanea alla Università La Sapienza di Roma.