«Romero continua ad essere presente nello spirito, nell'impegno, nella coscienza dei popoli di tutta l'America e della Chiesa». Così il premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel, ha ricordato monsignor Oscar Romero, l'arcivescovo di San Salvador, impegnato contro la dittatura nel suo Paese e ucciso il 24 marzo del 1980. A margine di un incontro organizzato in memoria di Romero ai Musei Capitolini di Roma, il premio Nobel ha raccontato: «io conoscevo Romero, era un vescovo semplice, nell'umiltà si vedeva la grande umanità. Due giorni prima che lo uccidessero avevo parlato telefonicamente con lui perché sarei dovuto andare in Salvador per incontrarlo, proprio il giorno in cui venne assassinato». Romero, aggiunge Perez Esquivel, «mi disse che mi stava aspettando». «Romero non è solo un martire, ma un profeta», conclude il premio Nobel per la Pace ricordando che proprio giovedì scorso nell'incontro con Papa Francesco avevano parlato di lui. (Giacomo Galeazzi)
IN MEMORIA DEL VESCOVO ROMERO
« In memoria del vescovo Romero
In nome di Dio vi prego, vi scongiuro,
vi ordino: non uccidete!
Soldati, gettate le armi...
Chi ti ricorda ancora,
fratello Romero?
Ucciso infinite volte
dal loro piombo e dal nostro silenzio.
Ucciso per tutti gli uccisi;
neppure uomo,
sacerdozio che tutte le vittime
riassumi e consacri.
Ucciso perché fatto popolo:
ucciso perché facevi
cascare le braccia
ai poveri armati,
più poveri degli stessi uccisi:
per questo ancora e sempre ucciso.
Romero, tu sarai sempre ucciso,
e mai ci sarà un Etiope
che supplichi qualcuno
ad avere pietà.
Non ci sarà un potente, mai,
che abbia pietà
di queste turbe, Signore?
nessuno che non venga ucciso?
Sarà sempre così, Signore? »
(David Maria Turoldo)
Quest’anno il 24 marzo, anniversario dell’uccisione di monsignor Oscar Arnulfo Romero, arriva durante l’inizio di pontificato del primo Papa latinoamericano. Che è poi anche il primo Papa gesuita. E il "martirio" di Romero richiama quello dei padri gesuiti trucidati all’Università Cattolica del Salvador. La loro storia, finita tragicamente documenta come l’autenticità della testimonianza del Vangelo si misuri dall’amare senza limiti e dal dare la vita. Come Gesù sulla croce.
Le manifestazioni promosse dalla Caritas in collaborazione con il Comitato romano “Oscar Romero” nel 33/mo anniversario del tragico assassinio del vescovo martire del Salvador
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