AUGURI PER UN 2024
DI FRATERNITÀ LOCALE
E UNIVERSALE
da Giuliana Martirani
Com'è bello e come è gioioso quando delle persone
che non sono cresciute
né educate da stessi genitori,
e non sono dello stesso sangue
e non hanno vissuto
nella stessa casa
si vogliano bene come fratelli.
Siano cioè come fratelli
di un solo Padre/Madre
che insegna loro una vita
con coccole e tenerezze,
senza gli spigoli
di estraneo interesse,
di freddo opportunismo,
di logica mondana,
ma con la morbidezza
rotonda e palpitante
di un cuore che sa battere
e sa farlo all'unisono.
È come il profumo
e la fragranza delle rose
mentre si sta attraversando l'attuale campo di letame
di una politica cattiva verso
i poveri facendogli pagare
il prezzo della loro sfrenata avidità, sfruttatandoli
e spremendoli come limoni,
pur di approfittare del loro momento di potere per rimpinguare i loro conti in banca
e sistemare parenti e amici
in quelle stesse stanze.
È come una crema ammorbidente sulla nostra pelle inaridita
e seccata dalla polvere pervasiva di una economia che uccide proprio i più piccoli,
negandogli futuro
e propro i più fragili
negandogli la vita stessa.
Com'è bello e com'è gioioso
che i fratelli cerchino di seguire l'esempio del loro antico
fratello buono, Gesù,
cercando di farlo anche moderno.
È come un balsamo che rimargina cicatrici
vecchie e nuove,
riscalda ossa stanche
per il tanto camminare
sulle strade acciottolate
e sconnesse di un mondo 'sgarrupato'.
Com'è bello e gioioso
che i fratelli siano all'unisono
di valori comuni
e di intenti uguali.
Là il Signore manda
il suo benevolo e gentile apprezzamento, contento di aver con fatica mostrato la strada
per passare da scimmie a Dei
e contento che le scimmie
stiano capendo che quella è la via perché loro siano Dei
e siano felici.
(dal Salmo 133).