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martedì 16 giugno 2020

"Dio si prende sempre cura di noi!... Questa è la fede cristiana, non si chiuderà mai il nostro futuro neanche con la morte!... dentro di noi ci stanno le mani del Creatore... che continua a lavorare... perché noi continuiamo a desiderare cose belle e buone, anche quando tutto va storto..." mons. Olivero Derio

LA PRIMA MESSA “POST-COVID” DEL VESCOVO DERIO




In tantissimi domenica sera, festa del Corpus Domini, si sono riuniti nel cortile del Seminario di Pinerolo per partecipare alla prima messa presieduta in pubblico dal Vescovo mons. Olivero Derio, dopo la sua guarigione dal Covid19.

Visibilmente commosso, il vescovo ha voluto introdurre la celebrazione ringraziando tutti e citando in modo particolare gli operatori sanitari dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo dove è stato ricoverato dal 19 marzo al 5 maggio.

«Tutta la messa – ha affermato il vescovo – ci ricorda che noi per Dio siamo davvero speciali ed egli si prende sempre cura di noi».

Ha preso spunto dalla sua esperienza per condividere riflessioni molto profonde a cominciare da quanto suggerito dalla canzone La cura di Battiato che ha introdotto la celebrazione, un vero inno all'amore e alla cura... Ha ricordato che l'etimologia della parola cura rimanda a tre possibili origini con significati diversi: 

«guardare attentamente... un cuore che arde... creare un po' di spazio... 
Dio si prende sempre cura di noi!... si prende sempre cura di te, cioè ti guarda sempre con molta attenzione e tenerezza, ha il cuore che è sempre innamorato di te e ti apre sempre un futuro... questa è la fede cristiana, non si chiuderà mai il nostro futuro neanche con la morte!»


Guarda il video dell'introduzione


Anche nell'omelia ha spesso utilizzato la sua dolorosa esperienza della malattia, che lo ha di certo profondamente segnato, per condividere uno sguardo positivo di ringraziamento, lode e speranza.

Di seguito alcuni stralci 

«"Onde malum", da dove arriva questo male? perché il male?...
una domanda che tutti ci siamo fatti... - tutto ci fa comprendere che - noi siamo creati, costruiti, impastati per cose belle e buone... siamo creature... dentro di noi ci stanno le mani del Creatore, che ci ha impastati, ci ha fatti per cose belle e buone e continua a lavorare perché questo avvenga, perché noi continuiamo a desiderare cose belle e buone, anche quando tutto va storto... e Lui ha un sogno che non ha smesso di sognare che si chiama "cieli nuovi e terre nuove" cioè dove il male non ci sarà più e Lui ci sta lavorando e possiamo lavorare anche noi... Noi veniamo dal bene e dal bello e siamo impastati di bene e bello e siamo fatti per fare cose buone e belle e non smettere mai di desiderarle... Oggi celebriamo la fortuna di avere il Corpo ed il Sangue di Cristo, di celebrare l'Eucaristia e di avere il Corpo e il Sangue stesso di Dio che ci ricorda la presenza fisica di Dio... per ricordarci che ci sono le mani di Dio all'opera dentro di te perché tu non smetta mai di crederci alla vita, alle cose belle e buone anche quando non le vedi, ma le puoi desiderare...»

Guarda il video dell'omelia


Mons. Derio nel corso della celebrazione più volte è intervenuto aggiungendo commenti e sottolineature per valorizzarne i vari momenti.

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