«A volte un dolce rende meno amara la vita»
Le buone azioni
fanno stare meglio chi le riceve ma anche chi le fa e...
il bene è contagioso!!!
«A volte un dolce rende meno amara la vita» questo è il pensiero di Nicola Loi, pasticcere e titolare del bar-pasticceria Miky’s Dream Bakery a Quartu Sant’Elena (terza città della Sardegna, 70 mila abitanti, hinterland di Cagliari) e così ogni sera lascia dei sacchetti pieni di dolci e prodotti invenduti durante la giornata, fuori dal suo negozio.
«Li regaliamo a chi non può permetterseli. Lavoriamo dalle 3 del mattino e dispiace vedere la nostra fatica finire nella spazzatura. Ci sono sempre più persone in difficoltà; se possiamo aiutare non ci tiriamo indietro». Per questo ogni giorno per tutti i dolci invenduti: paste, focacce, pizzette. «Prepariamo i sacchetti e quando abbassiamo le serrande, poco dopo le 9 di sera, li appendiamo accanto alla vetrina.»
A fine ottobre ha comunicato la novità con un semplice post sulla pagina Facebook della pasticceria.
In un primo momento l'idea era quella di appendere un cartello fuori dal negozio e invitare i bisognosi a entrare in pasticceria per prendere i dolci, poi Nicola si è reso conto che chi versa in cattive acque preferisce non mostrarsi, per vergogna, discrezione o riserbo. Quindi ha deciso di appendere semplicemente le buste fuori dal punto vendita, senza cartelli o scritte di nessun tipo.
Il pensiero è per chi è meno fortunato e per coloro che faticano ad arrivare alla fine del mese e che, certamente, non si possono permettere il "lusso" di comprare dei pasticcini.
Loi collabora anche con l’associazione «Il sogno di Giulia Zedda», che ha per scopo regalare giocattoli a bimbi bisognosi. Giulia aveva 10 anni, è scomparsa nel 2017 dopo aver lottato a lungo per un tumore al cervello. Le sue ultime volontà: «Mamma, vorrei che i miei giocattoli andassero ai bambini poveri». Per ricordarla i genitori raccolgono balocchi e li donano.
«L’associazione ci segnala famiglie che non hanno i soldi per acquistare la torta per il compleanno dei loro bimbi. Noi le prepariamo due volte al mese — dice Loi — e le regaliamo con gioia, perché sappiamo di regalare un sorriso».
«L’associazione ci segnala famiglie che non hanno i soldi per acquistare la torta per il compleanno dei loro bimbi. Noi le prepariamo due volte al mese — dice Loi — e le regaliamo con gioia, perché sappiamo di regalare un sorriso».
"Qualcuno si avvicina e ringrazia; altri forse si vergognano e vanno via subito. Ma noi siamo contenti comunque. Quello che mi ha fatto un enorme piacere è stata una signora che l'altro giorno ha preso una busta e è venuta a ringraziarci informandoci che grazie a quel vassoio dieci persone hanno mangiato dei dolcetti, ed era da tempo che non me mangiavano".
"A me cambia la giornata quando vengono e ti ringraziano con le lacrime agli occhi; ti mette di buon umore, ti fa stare bene, ti fa sperare ancora in un cambiamento da parte delle persone... questo mi rasserena, mi fa lavorare meglio sicuramente"
Raccomandiamo soltanto una cosa: che chi accetta questo dono prenda soltanto un sacchetto, in modo da poter accontentare quante più persone si può.
Raccomandiamo soltanto una cosa: che chi accetta questo dono prenda soltanto un sacchetto, in modo da poter accontentare quante più persone si può.
Purtroppo qualche persona senza ritegno non ha colto lo spirito della'iniziativa. Una cliente che abita vicino alla pasticceria racconta su Facebook: "Dal balcone ho visto una scena e sono sconvolta, un signore è andato e ha preso entrambe le buste fregandosene del fatto che c'era anche un papà con il bambino che piangeva". Non basterà certo quello a fermare Nicola: "Io penso che prima o poi tutto ritorni indietro, spero anche io che il signore legga e la prossima volta ci pensi due volte.".
Ma il bene è contagioso e sempre più commercianti stanno già aderendo a questo tipo di "campagne spontanee" in favore dei poveri ― azioni lodevoli che speriamo si moltiplichino sempre pù spesso.
(Tutte le notizie qui riportate sono attinte da varie fonti dal web)
Ma il bene è contagioso e sempre più commercianti stanno già aderendo a questo tipo di "campagne spontanee" in favore dei poveri ― azioni lodevoli che speriamo si moltiplichino sempre pù spesso.
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