"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
La pericope fa parte della sezione chiamata "La grande Apocalisse" (Lc 21,5-36) ed ha come tema di fondo il destino universale della storia dell'uomo. Il termine Apocalisse significa Rivelazione, Svelamento, e nulla ha a che vedere con catastrofi e distruzioni, non parla di chissà quali realtà occulte, ma del senso ultimo della vita. L'evangelista non vuole terrorizzare il lettore, piuttosto lo invita a togliere il velo che le tante paure hanno posto davanti ai suoi occhi, perché possa contemplare la vita con lo stesso sguardo di Dio. Attraverso un linguaggio a tinte forti, Luca indica che non si sta procedendo verso la fine, bensì verso il fine della creazione, che nel continuo dissolversi del mondo vecchio è nascosta la creazione del nuovo. Dio porta a compimento il suo disegno d'amore nel dono del Figlio attraverso il suo mistero-progetto di morte e resurrezione. La croce, la sofferenza e la morte non devono mai scoraggiarci, perché, nonostante questa, Dio realizza il suo disegno di salvezza, nel Figlio e in noi. E' la resurrezione di Gesù a darci la certezza. «Ma il Regno di Dio sulla terra sarà sempre come un seme: piccolo, gettato e nascosto, e porterà i tratti del volto del Figlio dell'Uomo, consegnato per noi alla morte» (cit.). Come per Gesù, anche per noi è importante che non ci lasciamo guidare dalla paura della morte, origine di ogni egoismo e peccato. Abbandoniamoci, perciò, con infinita fiducia nelle mani del Padre, consapevoli che in Gesù, il Figlio Amato, la morte è vinta e sconfitta per sempre.
