Domenica, 23 febbraio 2014
Basilica Vaticana
ore 10
SANTA MESSA CON I NUOVI CARDINALI E IL COLLEGIO CARDINALIZIO
Basilica Vaticana
ore 10
SANTA MESSA CON I NUOVI CARDINALI E IL COLLEGIO CARDINALIZIO
... Alle ore 10, settima domenica del tempo ordinario, Francesco ha presieduto nella basilica vaticana la concelebrazione eucaristica con i cardinali creati nel Concistoro di ieri e con tutti i porporati convenuti a Roma per il concistoro. Il Pontefice è entrato in processione con i nuovi cardinali, preceduti dagli altri 150 porporati, tutti vestiti con i paramenti verdi e la mitria bianca (sostituita poi con lo zucchetto rosso), raggiungendo l'altare della Confessione da dove ha presieduto la liturgia. Anche il Papa ha indossato paramenti verdi. Visibilmente emozionati i 18 neo-cardinali(il 19esimo, Loris Capovilla, 98 anni e mezzo, è assente per ragioni di età e di salute).
Hanno assistito al rito la presidente del Brasile Dilma Rousseff e le delegazioni ufficiali inviate dai governi dei paesi di provenienza dei nuovi cardinali. Il rito del Concistoro - semplificato da Benedetto XVI - non prevede per la messa conclusiva particolari gesti o segni, essendo state consegnate ieri tutte e tre le insegne (zucchetto, berretta a anello) e assegnate le sedi titolari, cioè le chiese e parrocchie di Roma delle quali nei prossimi mesi i neo cardinali prenderanno possesso.
«Gesù non è venuto a insegnarci le buone maniere, maniere da salotto! Per questo non c'era bisogno che scendesse dal Cielo e morisse sulla croce- sottolinea Bergoglio-A chi vuole seguirlo Gesù chiede di amare chi non lo merita, senza contraccambio, per colmare i vuoti d'amore che ci sono nei cuori, nelle relazioni umane, nelle famiglie, nelle comunità, nel mondo». Quindi «essere santi non è un lusso, è necessario per la salvezza del mondo». Perciò «cari fratelli cardinali, Gesù e la madre Chiesa ci chiedono di testimoniare con maggiore zelo e ardore questi atteggiamenti di santità». E «proprio in questo supplemento di oblativita' gratuita consiste la santità di un cardinale».
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Piazza San Pietro
ore 12
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Nella seconda Lettura di questa domenica, san Paolo afferma: «Nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio» (1 Cor 3,23). Perché dice questo l’Apostolo? Perché il problema che si trova di fronte è quello delle divisioni nella comunità di Corinto, dove si erano formati dei gruppi che si riferivano ai vari predicatori considerandoli loro capi; dicevano: «Io sono di Paolo, io sono di Apollo, io sono di Cefa…» (1,12). San Paolo spiega che questo modo di pensare è sbagliato, perché la comunità non appartiene agli apostoli, ma sono loro - gli apostoli - ad appartenere alla comunità; però la comunità, tutta intera, appartiene a Cristo!
Da questa appartenenza deriva che nelle comunità cristiane – diocesi, parrocchie, associazioni, movimenti – le differenze non possono contraddire il fatto che tutti, per il Battesimo, abbiamo la stessa dignità: tutti, in Gesù Cristo, siamo figli di Dio. E questa è la nostra dignità: in Gesù Cristo siamo figli di Dio! Coloro che hanno ricevuto un ministero di guida, di predicazione, di amministrare i Sacramenti, non devono ritenersi proprietari di poteri speciali, padroni, ma porsi al servizio della comunità, aiutandola a percorrere con gioia il cammino della santità.
La Chiesa oggi affida la testimonianza di questo stile di vita pastorale ai nuovi Cardinali, con i quali ho celebrato questa mattina la santa Messa. Possiamo salutare tutti i nuovi Cardinali, con un applauso. Salutiamo tutti!...
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