Novità in rete: il cardinale Gianfranco Ravasi è su Twitter, il social network più noto al mondo insieme a Facebook. L’iniziativa del noto teologo, di postare on line brevi messaggi per sollecitare la riflessione, ha sollevato curiosità ed interrogativi.
Roberta Gisotti ha intervistato il porporato, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura:
D. – Eminenza, che cosa l’ha spinta ad entrare in questo ambito di comunicazione - possiamo dire - sincopata?
R. – Sono sostanzialmente due le ragioni. La prima è culturale, perché riguarda un fenomeno – come questo del linguaggio – che ormai costituisce una sorta di rete che si estende su tutto il nostro globo. E’ una rete che ha in sé non soltanto dei valori di comunicazione immediata, ma ha anche una nuova concezione dell’incontro tra le persone, anzi, per certi aspetti, anche una nuova visione della persona. Si tratta, quindi, di un fenomeno culturale globale. La seconda ragione è che nell'interno dell’orizzonte in cui siamo immersi, che è quello della nuova comunicazione e dei nuovi media, è fondamentale la dimensione religiosa, la dimensione della spiritualità, la dimensione anche di tutto ciò che, in qualche modo, è trascendente rispetto al quotidiano. Ci sono in rete tante domande - alcune volte anche sguaiate, dobbiamo dire - che riguardano proprio il fenomeno religioso. Ci sono queste due parole fondamentali: da una parte, quindi, la cultura e, dall'altra parte, la religione, che entrambe si confrontano con questa nuova atmosfera.
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