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domenica 16 febbraio 2025

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 15 - 2024/2025 anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


 VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C

Le Beatitudini sono il manifesto del Regno di Dio, la «Magna Charta» di coloro che credono, la rivelazione del sogno d'amore di Dio per l'uomo. Capovolgendo la nostra scala di valori, esse sono tutto il contrario del modo in cui, disperatamente, cerchiamo di salvare noi stessi. Nella lingua ebraica, il beato (ebr. Ashrèh) è colui che è in relazione con Dio, che è relativo a Lui, perciò le Beatitudini ci rivelano il modo in cui dobbiamo relazionarci con Dio, come poterlo incontrare, ma soprattutto, il modo in cui Dio agisce ed entra in relazione con e nella storia umana. Le Beatitudini rappresentano la definitiva rivelazione del «Deus absconditus» (Is 45,15), il Dio nascosto che adesso ci è rivelato nella vita di Gesù di Nazareth. Nel Figlio, infatti, siamo chiamati a contemplare in quale modo il Padre ci fa dono del Regno: solidarizzando con i poveri, con gli affamati, con coloro che piangono. «Odiato, emarginato, insultato, respinto e diffamato, il Signore Gesù si identifica con loro» (cit). I destinatari della pericope sono coloro che, scoperto il tesoro nel campo, prendono la ferma decisione di seguire il Maestro lasciando perdere tutto ciò che impedisce la sequela. Se così non è, «Ahimè per noi!», siamo solo da compiangere come si piangono i morti.