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domenica 24 febbraio 2019

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 16/2018-2019 (C) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Lc 6,27-38 


Prosegue la catechesi di Gesù, rivolta ai discepoli iniziata Domenica scorsa, su come e fino a che punto bisogna credere. Fin dal principio la più grande tentazione dell'uomo è quella di essere come Dio (cf.Gn 3); questa aspirazione, in se stessa, non è cattiva: il male purtroppo sta nel non aver compreso com'è Dio, qual è la sua vera essenza. Per esserci fabbricati una falsa immagine di Lui (l'idolo), ci siamo purtroppo incamminati per una strada senza uscita e solo dopo la rivelazione del volto di Dio in Gesù, è stato possibile imboccare la via giusta per vivere a Sua immagine. Gesù afferma che, in un mondo totalmente immerso e dominato dal male, l'amore misericordioso e incondizionato anche per il nemico è l'unico antidoto efficace in grado di neutralizzare il veleno mortale del divisore. <<Per questo l'amore per i nemici è proprio e solo di chi ha conosciuto Dio>>(cit.). L'amore per il nemico infatti ha la sua origine solo in Dio, nel caso contrario non possiamo parlare più di amore bensì di merito, e l'amore meritato è "meretricio", prostituzione, cioè l'idolatria. Il Padre invece ci ama senza riserve, a prescindere da noi; solo per questo possiamo accettare ed amare noi stessi e i fratelli senza riserve, così come senza riserve siamo accettati ed amati da Dio. Abbiamo fatto esperienza infatti che <<come è la grandezza del Signore, così è anche la sua misericordia >> (Sir 2,18)