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domenica 17 giugno 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 29/2017-2018 (B) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Mc 4,26-34 



Il cap.4 del Vangelo di Marco altro non è che una composizione sotto forma di parabole e di detti degli insegnamenti di Gesù, che hanno come tema principale il Regno di Dio e il suo sviluppo.
La "Basiléia tou Theoù" pervade e impregna ogni pagina del Vangelo e costituisce il cuore delle parabole così come di tutto l'annuncio evangelico. Il Regno annunciato da Gesù non è una dottrina nuova, una dogmatica nuova, una metafisica nuova su Dio: <<Regnare non significa insegnare, ma agire ! >> (cit.). Dio e Regno cioè si identificano e ciò che Gesù vuole comunicarci è solo il modo come il Padre agisce nel mondo con i suoi figli. Nelle due parabole che oggi ascoltiamo, il Regno (Dio!) si rivela come un piccolissimo seme che si sviluppa a prescindere dal lavoro e dagli sforzi del contadino: << La parabola afferma l'assoluta priorità di Dio, mandando alla malora ogni forma di efficientismo religioso che si sforza di far crescere il regno con le proprie attività, secondo i criteri del mondo che regolano i rapporti di produzione >> (cit.). 
Tanto basta perché questo microscopico seme cresca abbastanza da accogliere alla sua ombra tutti i popoli della terra. Dio si rivela sempre in ciò che è piccolo, nella piccolezza e nella semplicità della vita di tutti i giorni. Egli storicamente si manifesta nell'umiltà e nel nascondimento dei piccoli della terra, in tutte quelle realtà che riteniamo insignificanti, scorie, esuberi, pietre di scarto. Sempre tra persecuzioni, difficoltà e prove di ogni genere, nel silenzioso marcire sotto terra del seme che, morendo a se stesso, dà vita ad una nuova e feconda realtà indicandoci la via da seguire.