Dopo gli insulti al cardinale Ravasi una valanga di odio "social" anche sull'arcivescovo di Bologna mons. Zuppi
Nuovo caso Ravasi, questa volta a Bologna. Nel mirino degli haters l'arcivescovo Matteo Zuppi e il sindaco Virginio Merola, le cui parole contro la chiusura dei porti ai migranti decisa dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sono state raccolte in un servizio dall'emittente locale TRC.
... Salvini lancia l'hashtag #chiudiamo i porti , ma alzare i muri non è la ricetta giusta secondo le istituzioni politiche e religiose di una città come Bologna simbolo di integrazione e condivisione si sottolinea nel servizio, e mons. Zuppi afferma: "... La casa è forte quando è accogliente, accoglienza non vuol dire debolezza, come i muri non vogliono dire forza, anzi i muri vogliono dire debolezza..."
Il servizio TRC Bologna ha raccolto sui social una valanga di commenti negativi, molti dei quali di stampo razzista nei confronti dei migranti (senza risparmiare nemmeno i bambini).
La pagina 'Sei di bologna se', che aveva rilanciato il servizio su facebook, è stata subissata di commenti razzisti e violenti, "così tanti che cancellarli uno alla volta era impossibile", tanto che i gestori della pagina sono stati costretti addirittura ad eliminare il post.
TCR invece non si è lasciata intimorire, ha cancellato i commenti più duri con un chiaro intento razzista ed ha riportato l'accaduto mandando in onda un ulteriore servizio.
"I social sono uno strumento prezioso, ma non quando diventano veicolo di odio e incitazione alla violenza. Pare insomma che la chiusura delle nostre coste, decisa da Salvini, si stia trasformando per tanti nel tentativo di mettere a tacere con una tastiera chi la pensa diversamente, chi crede che l'accoglienza e la solidarietà siano una ricchezza ed un valore, una forza per dirla con le parole di mons. Zuppi"
... Salvini lancia l'hashtag #chiudiamo i porti , ma alzare i muri non è la ricetta giusta secondo le istituzioni politiche e religiose di una città come Bologna simbolo di integrazione e condivisione si sottolinea nel servizio, e mons. Zuppi afferma: "... La casa è forte quando è accogliente, accoglienza non vuol dire debolezza, come i muri non vogliono dire forza, anzi i muri vogliono dire debolezza..."
Guarda il servizio andato in onda lunedì 11/06/2018
Il servizio TRC Bologna ha raccolto sui social una valanga di commenti negativi, molti dei quali di stampo razzista nei confronti dei migranti (senza risparmiare nemmeno i bambini).
La pagina 'Sei di bologna se', che aveva rilanciato il servizio su facebook, è stata subissata di commenti razzisti e violenti, "così tanti che cancellarli uno alla volta era impossibile", tanto che i gestori della pagina sono stati costretti addirittura ad eliminare il post.
TCR invece non si è lasciata intimorire, ha cancellato i commenti più duri con un chiaro intento razzista ed ha riportato l'accaduto mandando in onda un ulteriore servizio.
"I social sono uno strumento prezioso, ma non quando diventano veicolo di odio e incitazione alla violenza. Pare insomma che la chiusura delle nostre coste, decisa da Salvini, si stia trasformando per tanti nel tentativo di mettere a tacere con una tastiera chi la pensa diversamente, chi crede che l'accoglienza e la solidarietà siano una ricchezza ed un valore, una forza per dirla con le parole di mons. Zuppi"
Guarda il successivo servizio diffuso da TCR martedì 12/06/2018