«A Gaza molti bambini cercano di uccidersi,
non hanno più la forza di soffrire la fame»
La denuncia di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, in un intervento sull’Osservatore Romano: «È sempre più incomprensibile quello che accade a Gaza. Nonostante la mobilitazione di tanti governi e l’indignazione del mondo, c’è ancora chi decide della vita dei bambini e di altri innocenti. Molti si suicidano perché non hanno più la forza di sopravvivere alla mancanza dell’affetto e della protezione di persone care, non hanno più voce per chiedere da mangiare»

«Chi decide la morte di un bambino? Chi non vuole dargli cibo se ha fame, acqua se ha sete, chi non gli procura farmaci se è malato? È difficile pensare che persone, che hanno figli e nipoti, possano decidere che anche un solo bambino possa morire senza averne umana pietà. Cosa spinge un essere umano a colpire e a distruggere la vita dei bambini?».
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Padre Ibrahim Faltas (Ansa) |
«Da quasi due anni si fanno sentire le voci di chi chiede di rispettare la vita a Gaza. Papa Francesco e Papa Leone XIV hanno chiesto pace e rispetto della verità e della giustizia con appelli fermi e forti», prosegue Faltas, «la società civile internazionale ha stimolato i governi a prendere posizioni decise contro la violenza indiscriminata su innocenti indifesi e senza armi. La richiesta di cessare il fuoco è arrivata da un numero sempre maggiore di esseri umani, colpiti da immagini e notizie di altri esseri umani sottoposti a sofferenze disumane. Sentimenti forti chiedono di fermare la tragedia che colpisce soprattutto i bambini delle guerre».
A cosa sono serviti, si chiede ancora padre Faltas, «l’impegno e la determinazione di organismi internazionali a tutelare i diritti dei bambini nel mondo? Cosa ci ricordano i lager, monumenti della storia che non doveva più ripetersi? Chi decide che un bambino non possa più sorridere, giocare, andare a scuola, non avere più l’amore e l’abbraccio dei genitori, dei fratelli, dei nonni? Chi decide che una madre malnutrita deve assistere alla morte del figlio perché non riesce ad allattarlo e il latte artificiale non arriva a Gaza? Domande senza risposta», sottolinea Faltas, «perché è sempre più incomprensibile quello che accade a Gaza. Nonostante la mobilitazione di tanti governi e l’indignazione del mondo, c’è ancora chi decide della vita dei bambini e di altri innocenti».
Il vicario della Custodia riferisce anche di «una notizia che mi ha sconvolto e che mai avrei voluto ricevere». Riguarda la sorte di «molti bambini che cercano di uccidersi e spesso ci riescono. Non hanno la forza di sopravvivere alla mancanza dell’affetto e della protezione di persone care, non hanno più voce per chiedere da mangiare, non vogliono più vedere la morte e la distruzione che li circondano e decidono di distruggere la propria vita. La malnutrizione ha raggiunto livelli di tale gravità che ci saranno conseguenze sulle vite di chi riuscirà a sopravvivere. Se non riusciamo a fermare questo ulteriore dolore, se non riusciamo a cancellare questo scandalo, potremo ancora chiamarci umanità? Chi decide della vita dei bambini di Gaza?».
Domande drammatiche, destinate a restare senza risposta.
(fonte: Famiglia Cristiana 02/08/2025)