Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



martedì 18 dicembre 2012

L'atto penitenziale dei cattolici in politica di Giuseppe Savagnone

Si parla molto, ormai da più di un anno, del ritorno dei cattolici sulla scena politica. E si guarda al loro rinnovato impegno come a una prospettiva di speranza e di rilancio della vita pubblica italiana, in questa fase in cui il bilancio della Seconda Repubblica si presenta fallimentare dal punto di vista non solo finanziario ed economico, ma soprattutto etico e politico.
Quello che non si sente dire, però, negli ambienti del mondo cattolico dove questo ritorno viene fortemente caldeggiato, è che esso non può risultare credibile se non viene preceduto da un serio momento di riflessione sugli errori e le colpe commessi in questi anni. Perché noi cattolici non siamo innocenti di quanto è accaduto. Abbiamo anche noi contribuito, con le nostre azioni e soprattutto con le nostre omissioni, al deterioramento del clima pubblico del nostro Paese. E se è vero che l'impegno nel mondo si configura agli occhi del credente come un prolungamento della liturgia celebrata in chiesa, anzi è esso stesso una liturgia, all'inizio di questa nuova fase non possiamo omettere, come in ogni buona liturgia, un atto penitenziale. Non per masochismo o per complessi di inferiorità rispetto ad altri, che hanno evidentemente anch'essi le loro responsabilità (forse maggiori delle nostre), ma per rispetto nei confronti della verità e per comprendere che cosa, nel nostro approccio, deve profondamente cambiare, se vogliamo davvero inaugurare una stagione differente della vita pubblica.

Leggi tutto: L'atto penitenziale dei cattolici in politica di Giuseppe Savagnone