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lunedì 6 febbraio 2012

Ricordando padre David Maria Turoldo a 20 anni dalla sua morte - "Il Nulla e la Parola" di Gianfranco Ravasi

«La vita che mi hai ridato/ ora te la rendo/ nel canto». Con questa sigla autobiografica, padre David Maria Turoldo aveva firmato i Canti Ultimi (Garzanti) la raccolta di liriche - in assoluto tra le più alte del suo lungo itinerario poetico - generata da un lungo inverno di sofferenza, culminato nella morte avvenuta a Milano il 6 febbraio di venti anni fa. Aveva ragione Carlo Bo quando, presentando il Grande Male che in germe conteneva la fioritura dell’ultima stagione turoldiana, aveva scritto: «Padre David ha avuto da Dio due doni: la fede e la poesia.Dandogli la fede, gli ha imposto di cantarla tutti i giorni». Per decenni Turoldo ha cantato, attuando inconsciamente un motto della tradizione giudaica mistica che invitava il fedele a «un canto ogni giorno, a un canto per ogni giorno».
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Per approfondire: David Maria Turoldo