Papa Francesco:
"O Maria, Madre nostra... ora ti supplichiamo:
accogli il nostro grido! ... vieni a soccorrerci in questi tempi oppressi dalle ingiustizie e devastati dalle guerre..."
Nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ancora una volta, oggi domenica 6 ottobre, c'è Papa Francesco, per elevare alla Madonna "un'accorata supplica di pace".
Il momento di preghiera, annunciato dallo stesso pontefice il 2 ottobre scorso nella Messa celebrata per l’apertura della XVI assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi, ha visto la partecipazione di numerosi membri della stessa assise, di una ventina di cardinali, di molti fedeli che già dal primo pomeriggio erano assiepati dietro le transenne in attesa di entrare.
Al termine della recita del Santo Rosario per la pace, da lui presieduto, dopo aver contemplato i misteri gloriosi, e prima di impartire la benedizione, il Papa ha recitato una preghiera, più che una invocazione un “grido” del popolo di Dio a Colei che conosce “i dolori e le fatiche che in quest’ora appesantiscono il nostro cuore”, per implorare l'intercessione della Madre di Cristo “perché cessino le divisioni, le liti e le guerre tra i popoli”
Di seguito il testo integrale della sua preghiera.
O Maria, Madre nostra, siamo nuovamente qui davanti a te.
Tu conosci i dolori e le fatiche che in quest’ora appesantiscono il nostro cuore.
Noi alziamo lo sguardo a te, ci immergiamo nei tuoi occhi
e ci affidiamo al tuo cuore.
Anche a te, o Madre, la vita ha riservato difficili prove e umani timori,
ma sei stata coraggiosa e audace:
hai affidato tutto a Dio, hai risposto a Lui con amore,
hai offerto te stessa senza risparmiarti.
Come intrepida Donna della carità, in fretta ti sei recata ad aiutare Elisabetta,
con prontezza hai colto il bisogno degli sposi durante le nozze di Cana;
con fortezza d’animo, sul Calvario hai rischiarato di speranza pasquale la notte del dolore.
Infine, con tenerezza di Madre hai dato coraggio ai discepoli impauriti nel Cenacolo e, con loro, hai accolto il dono dello Spirito.
E ora ti supplichiamo: accogli il nostro grido!
Abbiamo bisogno del tuo sguardo amorevole
che ci invita ad avere fiducia nel tuo Figlio Gesù.
Tu che sei pronta ad accogliere le nostre pene
vieni a soccorrerci in questi tempi oppressi dalle ingiustizie e devastati dalle guerre,
tergi le lacrime sui volti sofferenti di quanti piangono la morte dei propri cari,
ridestaci dal torpore che ha oscurato il nostro cammino
e disarma i nostri cuori dalle armi della violenza,
perché si avveri subito la profezia di Isaia:
«Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra» (Is 2,4).
Rivolgi il tuo sguardo materno alla famiglia umana,
che ha smarrito la gioia della pace e ha perso il senso della fraternità.
Intercedi per il nostro mondo in pericolo, perché custodisca la vita e rigetti la guerra, si prenda cura di chi soffre, dei poveri, degli indifesi, degli ammalati e degli afflitti, e protegga la nostra Casa Comune.
Invochiamo da te la misericordia di Dio o Regina della pace!
Converti gli animi di chi alimenta l’odio,
silenzia il rumore delle armi che generano morte,
spegni la violenza che cova nel cuore dell’uomo
e ispira progetti di pace nell’agire di chi governa le Nazioni.
O Regina del santo Rosario,
sciogli i nodi dell’egoismo e dirada le nubi oscure del male.
Riempici con la tua tenerezza, sollevaci con la tua mano premurosa
e dona a noi figli la tua carezza di Madre,
che ci fa sperare nell’avvento di nuova umanità dove
« … il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva.
Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino.
Praticare la giustizia darà pace…» (Is 32,15-17).
O Madre, Salus Populi Romani, prega per noi!