S. Messa - Cappella della Casa Santa Marta, Vaticano
11 novembre 2014
inizio 7 a.m. fine 7:45 a.m.
Papa Francesco:
“Senza umiltà e speranza siamo servi inutili”
Bisogna sempre lottare contro le tentazioni che ci portano lontano dal servizio al prossimo. E’ il monito di Francesco alla Messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Papa ha sottolineato che, come Gesù, dobbiamo servire senza chiedere niente ed ha ribadito che non bisogna impadronirsi del servizio “trasformandolo in una struttura di potere”.
Gesù parla della forza della fede, ma subito spiega che questa va inquadrata nel servizio. Papa Francesco ha preso spunto dal Vangelo odierno sul “servo inutile” per soffermarsi proprio su cosa significhi servire per un cristiano. Gesù, ha detto, parla di questo servo che dopo aver lavorato tutta la giornata, arrivato a casa, invece di riposarsi deve ancora servire il suo signore:
“Qualcuno di noi consiglierebbe a questo servo di andare al sindacato a cercare un po’ di consiglio, di come fare con un padrone così. Ma Gesù dice: ‘No, il servizio è totale’, perché Lui ha fatto strada con questo atteggiamento di servizio; Lui è il servo. Lui si presenta come ilservo, quello che è venuto a servire e non a essere servito: così lo dice, chiaramente. E così, il Signore fa sentire agli apostoli la strada di quelli che hanno ricevuto la fede, quella fede che fa miracoli. Sì, questa fede farà miracoli sulla strada del servizio”.
Un cristiano che riceve il dono della fede nel Battesimo, ha soggiunto, ma “non porta avanti questo dono sulla strada del servizio, diventa un cristiano senza forza, senza fecondità”. Alla fine, ha ammonito, diventa “un cristiano per se stesso, per servire se stesso”. La sua è una “vita triste”, “tante cose grandi del Signore” vengono “sprecate”.
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“Nella vita dobbiamo lottare tanto contro le tentazioni che cercano di allontanarci da questo atteggiamento di servizio. La pigrizia porta alla comodità: servizio a metà; e l’impadronirsi della situazione, e da servo diventare padrone, che porta alla superbia, all’orgoglio, a trattare male la gente, a sentirsi importanti ‘perché sono cristiano, ho la salvezza’, e tante cose così. Il Signore ci dia queste due grazie grandi: l’umiltà nel servizio, al fine di poterci dire: ‘Siamo servi inutili – ma servi – fino alla fine’; e la speranza nell’attesa della manifestazione, quando venga il Signore a trovarci”.
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