'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
di Santino Coppolino
Vangelo: Gv 14,1-12
Gesù cerca di rassicurare i suoi discepoli, che sono turbati dalle sue parole, come una chioccia fa con i suoi pulcini, radunandoli sotto le sue ali. La tragica morte cui egli sta andando incontro non è la fine di tutto, ma l'inizio di una vita nuova, la sua dipartita non è una perdita, ma una possibilità di crescita per i suoi, non è una dolorosa assenza, ma la presenza ancora più intensa ed efficace di "un altro Consolatore" che starà sempre con e in loro. Non c'è da aver paura perché lui stesso preparerà "il Luogo" dove tutti andremo ad abitare: il cuore amante del Padre, dove dall'eternità dimora il Figlio, e che palpita nella vita di coloro che amano Gesù (14,23). E' lui la Via maestra per entrare nel "Luogo", lui è la Verità che si fa Fedeltà al progetto del Padre, lui la Vita che risplende nelle tenebre del cuore dell'uomo (Gv 1,5). Gesù è il vero Volto del Padre, lui è "l'immagine visibile del Dio invisibile" (Col 1,15). Il Dio che nessun occhio umano ha mai contemplato, adesso si è reso visibile ed ha un Volto e un Nome: Gesù di Nazareth! Egli ci ha amato dello stesso amore del Padre "fino alla fine", ricevendo in dono "il Nome che è al di sopra di ogni altro nome, perché nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Messia è il Signore, a gloria di Dio Padre"(Fil 2,9-11).