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domenica 2 luglio 2023

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 33 - 2022/2023 anno A

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Vangelo:


Questi sei versetti chiudono il Discorso Apostolico, il secondo dei cinque grandi discorsi attraverso i quali l'evangelista Matteo presenta la sua opera. Il Regno di Dio è soltanto questione d'amore: per il Padre, che ha inviato il suo Figlio unigenito per la nostra salvezza; per Gesù, che ha condiviso la sua vita con gli uomini fino a morire; per ogni uomo, che è l'immagine vivente di quel Dio Trinità che è tutto e solo amore. L'agape, l'amore a perdere, l'amore che Gesù ha vissuto e ha lasciato a noi perché ci amassimo gli uni gli altri, non è l'espressione di un sentimento passeggero. Amare vuol dire scegliere, coinvolgersi totalmente, decidersi per Gesù e per il suo Regno di giustizia e di pace. Amare significa mettere in gioco ogni cellula del nostro essere senza tralasciare alcun aspetto e ambito della vita. Amare costa fatica, lacrime e sangue fino a spezzare e a donare la propria esistenza per ogni uomo, fino all'infamia e alla crudeltà della croce, il supplizio atroce che ci espone al ludibrio del mondo, che fa di noi dei reietti, dei "maledetti da Dio" e dagli uomini (cf. Dt 21,23 ; Gal 3,13). Se non accettiamo di vivere tutto questo non possiamo dirci cristiani. Solo se ci impegniamo ad amare così come siamo amati dal Padre, saremo degni del suo Figlio Gesù e potremo finalmente fare parte del Regno. La vita, che è dono gratuito del Padre, siamo chiamati a spenderla non a conservarla per noi stessi, perché «vivere è amare, e amare è far dono della vita, che non può essere gettata via per disprezzo, ma donata per amore del Figlio Gesù e per la causa del Regno» (cit.).