PAROLA DI DIO, ACCOGLIENZA, MIGRAZIONI -
Sapienza del cuore è uscire da sé verso il fratello (Lc 6,36-38)
Riflessione di p. Gregorio Battaglia, ocarm (VIDEO)
Sesto appuntamento del percorso di preghiera e riflessione curato dall’Ufficio diocesano Migrantes, su
“Parola di Dio, accoglienza e migrazioni”.
“Parola di Dio, accoglienza e migrazioni”.
L’incontro è stato presieduto dall'Arcivescovo S.E. Mons. Giovanni Accolla e la riflessione sul brano biblico è stata curata da p. Gregorio Battaglia, della Fraternità Carmelitana di Barcellona Pozzo di Gotto.
Ad animare la preghiera e la Via Crucis multietnica sono stati i volontari dell’Ufficio diocesano Migrantes e i fedeli delle Cappellanie Cattoliche dello Sri Lanka e delle Filippine.
Venerdì 15 marzo 2019 - presso la chiesa di S. Elia di Messina
... "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso"... è un imperativo! diventate misericordiosi; l'imperativo ci viene proposto perché è in gioco la nostra vita, è il senso del nostro cammino, è la realizzazione della nostra vocazione alla vita... la parola misericordia ha a che fare con il cuore, un cuore che deve essere misero, umile ... ma il termine che Luca ci offre va oltre, è in gioco la nostra capacità generativa, è il grembo che viene coinvolto ... Dio è grembo, perciò è misericordia, perché è capacità di accoglienza ...
Come vive colui che sta imparando a vivere da figlio di Dio? Gesù ci dà quattro modalità, due negative e due positive. Le due negative sono: ... non giudicare, giudicare significa creare una distanza con l'altro... non condannare, condannare significa tu te ne devi andare, devi morire, non solo la tua vita non mi interessa, ma tu mi dai fastidio ... In positivo Gesù ci dice: date e vi sarà dato, e l'altra è perdonate e vi sarà perdonato ... Il perdono in questo caso ha a che fare con la liberazione dell'altro, l'altro va messo in condizione di vivere la sua vita in pienezza ... per Gesù il dare non è un dare condizionato ... è un dono totale.
Tutto questo è realizzabile? ... se dovesse dipendere da noi io direi di no, perciò Gesù ci dà due direttive ... non possiamo vivere la nostra vocazione ad essere figli di questo Padre se non scopriamo la bellezza della povertà (vi do un'immagine, immaginate un vaso... per essere utile deve essere vuoto) la povertà è questo lavoro di svuotamento di noi stessi (... preoccuparsi di sé è un cammino di arricchimento ... ansia ... voglia di sicurezza ... è quello che sta succedendo in questi giorni, in questi mesi: un Paese che decide che la cosa più importante è la sicurezza siamo preoccupati di noi stessi ...) per scoprire questa via della povertà Gesù ci indica una sola strada: ascoltate!
... bisogna esercitarsi nell'ascolto ...
Invece di impoverirti scopri che ti stai arricchendo di vita ...
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