I Vangeli.
Esercizi spirituali per la vita cristiana
di Carlo Maria Martini
Recensione di Aldo Pintor
Il compianto Cardinal Carlo Maria Martini, che ha retto l'Archidiocesi di Milano lasciando una inconfondibile traccia, era solito porre ai suoi fedeli una domanda “Che cosa sei disposto a fare, a lasciare e in che modo vuoi seguire il Cristo umile?” Questo interrogativo, secondo questo grande gesuita che oltre che Cardinale di Milano è stato un valente esegeta biblico, è il fulcro degli Esercizi Spirituali, di San'Ignazio di Loyola. Per ricordare la sua figura oggigiorno è possibile trovare in libreria raccolti in un volume gli esercizi spirituali che lui stesso aveva predicato con tutti e quattro i Vangeli come testo di riferimento (“I Vangeli”, Edizioni Bompiani, pp. 1158 € 25). I testi riuniti in questa raccolta hanno una preziosa introduzione scritta da Maurizio Teani, anche lui valido gesuita bergamasco e anche lui fine esperto delle Sacre Scritture, che qui a Cagliari abbiamo apprezzato molto come preside della facoltà di teologia.
In questa nuova raccolta di testi che coprono un lasso temporale piuttosto vasto del suo ministero pastorale da lui svolto sia come gesuita che come Cardinale emerge tutto l'amore che il compianto Carlo Maria Martini aveva per la Sacra Scrittura in particolare per il Nuovo Testamento. Infatti in nessuna fase della sua vita, ha mai mancato di leggere, studiare meditare e pregare le Scritture. La Bibbia e i Vangeli erano il metro con cui Carlo Maria Martini misurava la sua esistenza e che ispirarono il suo agire da Cardinale. Molti ricordano l'augurio di don Giuseppe Dossetti al nostro gesuita che era appena stato nominato cardinale di Milano: “Milano da lei ascolti il Vangelo e niente altro che il Vangelo”. Ovviamente quest'augurio che sgorgava dal cuore era basato su una conoscenza e stima personale molto profonda tanto che divenne una profezia, intendendo con questa parola non la previsione di eventi futuri ma il leggere con profondità spirituale accadimenti. Infatti le parole di questo Cardinale, vero dono di Dio alla Chiesa e all'umanità intera furono un balsamo non solo per i Milanesi ma per l'intera Chiesa. Il suo ascolto profondo di tutti coloro che bussarono alla sua porta fu sempre per lui motivo di arricchimento spirituale. Non pochi laici e non credenti giungevano agli appuntamenti spirituali di Martini per abbeverarsi del profondo contenuto umano ed umanizzante della sua parole che proponeva una vita degna di essere vissuta per tutti a prescindere dal credo religioso professato. E con molti non credenti ebrei e seguaci di altre religioni il nostro Cardinale aveva rapporti profondi di stima e amicizia. Questi testi ovviamente non sarebbero potuti essere pensati se Martini non fosse stato un uomo che sapeva ascoltare. Senz'altro sapeva ascoltare i testi biblici ma come abbiamo già detto anche le persone che giungevano da lui con le loro ferite e la loro fatica di vivere. Non forniva mai loro nessuna risposta senza aver ascoltato il suo prossimo e senza avere pregato. Ecco perché queste pagine di Esercizi Spirituali sono tutt'altro che parole pervase da uno spiritualismo astratto. Sono parole impregnate della concreta esistenza umana, come si suol dire sono parole incarnate che divengono gesto concreto dopo una attenta preghiera. Dal suo ascolto e dalla sua preghiera sgorgavano in Martini, tante accorate sollecitudini alla sua amata Chiesa perché si facesse più vicina agli uomini compresi agli ultimi e ai più lontani. Talvolta queste sollecitudini potranno apparire come rimproveri. Non ebbe paura da Cardinale di Milano di coltivare con cura il dialogo con i non credenti tanto da assegnare loro delle cattedre perché anche il loro sguardo indicasse un senso profondo dell'esistenza e della dignità delle persone.
Dopo la lettura di queste intensissime pagine ci sgorga nel cuore la domanda su quanto siamo disposti ad impegnarci per il Signore e quindi anche per i nostri fratelli di umanità. E ci sgorga nel cuore potente la nostalgia di questo grande uomo di Dio che ancora nonostante le barriere che dividono i vivi da coloro che sono già nella gloria di Dio continua ancora ad assistere e a consolare.