S. Messa - Cappella della Casa Santa Marta, Vaticano
29 gennaio 2015
inizio 7 a.m. fine 7:45 a.m.
Papa Francesco:
“non privatizzare la salvezza”
Non seguono la via nuova inaugurata da Gesù quanti privatizzano la fede chiudendosi in “élites” che disprezzano gli altri: è quanto ha affermato Papa Francesco durante la Messa mattutina presieduta a Casa a Santa Marta.
Non privatizzare la fede
Commentando la Lettera agli Ebrei, Papa Francesco afferma che Gesù è “la via nuova e viva” che dobbiamo seguire “secondo la forma che Lui vuole”. Perché ci sono forme sbagliate di vita cristiana. Ci sono dei "criteri per non seguire i modelli sbagliati. E uno di questi modelli sbagliati è privatizzare la salvezza”:
“E’ vero, Gesù ci ha salvati tutti, ma non genericamente. Tutti, ma ognuno, con nome e cognome. E questa è la salvezza personale. Davvero io sono salvato, il Signore mi ha guardato, ha dato la sua vita per me, ha aperto questa porta, questa via nuova per me, e ognuno di noi può dire ‘Per me’. Ma c’è il pericolo di dimenticare che Lui ci ha salvato singolarmente, ma in un popolo. In un popolo. Sempre il Signore salva nel popolo. Dal momento che chiama Abramo, gli promette di fare un popolo. E il Signore ci salva in un popolo. Per questo l’autore di questa Lettera ci dice: ‘Prestiamo attenzione gli uni agli altri’. Non c’è una salvezza soltanto per me. Se io capisco la salvezza così, sbaglio; sbaglio strada. La privatizzazione della salvezza è una strada sbagliata”.
Tre criteri: comunicare fede, speranza e carità
Tre sono i criteri per non privatizzare la salvezza: “la fede in Gesù che ci purifica”, la speranza che “ci fa guardare le promesse e andare avanti” e “la carità: cioè prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone”
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