ASPETTANDO ABELE
Abele risorgerà non per la vendetta, ma per custodire quello che sarà ancora suo fratello, e quando si farà prossimo al suo uccisore, allora il Regno di Dio sarà davvero nel cuore d'ogni uomo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica». (...) Luca 6,27-38
ASPETTANDO ABELE
Abele risorgerà non per la vendetta, ma per custodire quello che sarà ancora suo fratello, e quando si farà prossimo al suo uccisore, allora il Regno di Dio sarà davvero nel cuore d'ogni uomo.
Amate i vostri nemici. «È impossibile amare i nemici», assicura Freud. A questa sapienza del mondo, il discepolo ribatte: è impossibile, quindi lo farò. Perché nulla è impossibile presso Dio (Lc 1,37).
Lo farai subito, senza aspettare; non perché così vanno le cose, ma per cambiarle. Amerai senza aspettarti null'altro che l'amore stesso. Amerai perfino l'inamabile. Come fa Dio.
Nell'equilibrio del dare e avere, Gesù introduce il disequilibrio: date; magnificamente, dissennatamente date; porgete, benedite, prestate per primi, ad amici e nemici. Amatevi, altrimenti vi distruggerete.
«Porgi l'altra guancia»: abbassa le difese, disàrmati, mostra che non hai da difendere neppure te stesso, e l'altro sentirà l'assurdo di esserti nemico. Non chiudere, riallaccia il legame, fai tu il primo passo. Ricomincia, senza voltarti indietro. Amore di mani, quello di Gesù, di tuniche, di prestiti, di verbi concreti.
Se tutti porgessero l'altra guancia, non ci sarebbero più guance da colpire. Perché la notte non si vince aggiungendo la tenebra di altre armi, perché l'odio non si spezza inventandosi altro odio.
L’umano dentro noi dice: fuggi da Caino, allontanalo, rendilo innocuo. Poi viene Gesù e ci spiazza chiedendoci di convertire la paura in cura e custodia. Perché la paura non libera dal male.
All'inizio della storia, Dio disse a Caino: cosa hai fatto di tuo fratello Abele? Nell'ultimo giorno, dirà ad Abele: cosa hai fatto di tuo fratello Caino? (Berdiaev). Abele risorgerà non per la vendetta, ma per custodire quello che sarà ancora e per sempre suo fratello. Quando le vittime si prenderanno cura dei loro carnefici, allora la terra sarà nuova, sarà viva. Quando Abele si farà prossimo al suo uccisore, allora il Regno di Dio sarà davvero nel cuore d'ogni uomo.
Gesù non cerca eroi di fuoco e roccia, ma uomini: ciò che volete per voi, fatelo voi agli altri. E indica otto semplici gradini dell'amore, fatti di azioni concrete; quattro rivolti a tutti: amate, fate, benedite, pregate; e quattro indirizzate al singolo, a me: offri, non rifiutare, da', non chiedere indietro.
Grande semplificazione della legge: io saprò ciò che devo fare ascoltando il mio desiderio. E ciò che voglio è questo: essere amato, e che qualcuno mi benedica e preghi per me; che mi sia reso bene per male, e poter contare sul mantello di un amico; che si abbia fiducia in me e mi si perdoni ancora; che mi si incoraggi, si abbia in stima ciò che ho di buono e come cosa di poco conto ciò che non lo è. Questo voglio per me! Questo cercherò di dare agli altri.
Legge che allarga il cuore, misura pigiata, colma e traboccante, che versa gioia nel grembo della vita.
«Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo» (Gandhi). La salvezza viene dal basso, e vive nella penombra.
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