DIVENTEREMO MIGLIORI?
Le sfide nel post-covid-19
HOREB 88 - N. 1 del 2021
TRACCE DI SPIRITUALITÀ
A CURA DEI CARMELITANI
L'esperienza quotidiana, nel passato, ci metteva spesso davanti il dramma di una parte dell’umanità che, nonostante le grandi conquiste, restava sull'orlo dell'abisso, della miseria e della disperazione. Ma tutto questo veniva letto come realtà che toccava gli altri e non ci sfiorava l’idea che potesse coinvolgerci direttamente nelle stesse spirali. Il covid-19 ha provocato una pandemia che, in modo insidioso, ci sta coinvolgendo tutti mettendo in crisi tutte le nostre sicurezze e facendoci toccare con mano la nostra fragilità creaturale, per cui anche noi, di una certa parte del mondo, che ritenevamo di essere sicuri e vincenti, perché garantiti da un certo benessere economico, dobbiamo fare i conti con giorni colmi di drammi strazianti e di dolore. Quello che stiamo vivendo è certamente un periodo molto critico che mette in dubbio tutte le nostre sicurezze di salute, di lavoro, di un certo benessere, in sostanza, ci mette in questione. È certamente un momento difficile, ma riteniamo sia importante non subirlo passivamente, ma, consapevoli della nostra fragilità, dobbiamo cercare di assumerlo e di viverlo come spazio di discernimento, con responsabilità e ad occhi aperti. Ci aiuta ad aprire gli occhi e a guardare in modo nuovo al nostro mondo e alla nostra storia ciò che Papa Francesco diceva in un discorso nel maggio dell’anno scorso. Parlando di pandemia, egli evidenziava che ci sono anche altre pandemie in atto nel mondo, ne ricordava, in particolare, tre: guerre, fame, non-istruzione. Queste pandemie, è bene chiarirlo, non sono frutto del caso, ma il risultato di un processo che ha assoggettato a interessi di mercato la sfera politica, sociale e culturale e, paradossalmente, ha assunto la forma di una nuova ideologia, travestita da legge naturale e religiosa. Ad occhi aperti, allora, siamo chiamati a vincere un virus molto insidioso che è quello dell’indifferenza con il vaccino del “prenderci cura” degli altri, consapevoli, che nel mondo siamo tutti figli di Dio e una sola famiglia e che nessuno si salva da solo. Questa consapevolezza ci spronerà a scendere nel dolore e nella morte di tanti fratelli, vicini e lontani, per fare assieme ad essi un cammino per superare le forme di emarginazione e di morte e per ritrovare una nuova convivenza ispirata dall'agape del Risorto.
Dentro questo orizzonte si muove la presente monografia
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