Storia del Sacramento della Riconciliazione
di fr. Egidio Palumbo, ocarm
(VIDEO INTEGRALE)
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Relazione del 20 febbraio 2018
inserita nell'ambito delle Catechesi Quaresimali
"IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE",
promosse dalla Parrocchia S. Stefano Protomartire
di Milazzo
I. La situazione
Difficoltà a confessarsi:
- per la perdita del senso del peccato, della misericordia e della riconciliazione;
- per una visione individualistica della vita umana, cristiana ed ecclesiale;
- per una ignoranza sul senso sacramento della Penitenza o Riconciliazione e quindi spesso una prassi “problematica” della celebrazione del rito che riguarda sia i laici che i presbiteri.
Ma non siamo gli unici: prima di noi altri hanno avuto più o meno le stesse difficoltà. Vedremo subito che cosa ci consegna e ci insegna la storia.
Intanto prendiamo coscienza che il dono della vita nuova nel Signore che abbiamo ricevuto con i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana (Battesimo-Confermazione-Eucaristia), lo portiamo dentro le nostre debolezze, fragilità e infedeltà. Perciò è un dono che va sempre rinnovato. È qui il senso del sacramento della Penitenza o Riconciliazione: Dio, in Cristo Gesù, ci offre sempre la grazia di poter uscire (= cammino pasquale) dalle nostre miserie e infedeltà e di poter rinascere e ricominciare ogni volta, giorno dopo giorno il cammino della vita cristiana. Il cristiano non è una persona perfetta, ma una persona che impara a ricominciare ogni giorno.
Vediamo la storia.
II. Storia della prassi penitenziale della Chiesa
1. La penitenza pubblica (I-VI sec.)
2. La penitenza tariffata (VI-XI sec.)
3. La penitenza privata (dal sec. XII fino al 1973)
III. Valori e limiti della prassi penitenziale fino al 1973
IV. Il Rito della Penitenza o Riconciliazione del 1973 (ed. italiana 1974)
IV. Il Rito della Penitenza o Riconciliazione del 1973 (ed. italiana 1974)
V. La mediazione della Chiesa
... il peccato ha sia una dimensione personale, sia una dimensione sociale ed ecclesiale: ogni nostra azione, e nel nostro caso ogni nostro peccato, non rimane chiuso nella persona che lo commette, ma si traduce in mentalità, in cultura, in strutture sociali ed ecclesiali. Cioè il nostro peccato ferisce la Chiesa, la rende meno autentica, meno capace di lottare contro il male e l'ingiustizia; e ancora, il nostro peccato è una ferita alla comunione ecclesiale, è una ferita che rechiamo all'unità e alla fraternità, è una ferita che rechiamo anche ai nostri fratelli e sorelle in umanità, al territorio in cui abitiamo e alla città in cui sia residenti. ...
... Essere riconciliati con la Chiesa, attraverso il sacramento della Penitenza (o Riconciliazione), significa essere riammessi alla partecipazione della carità salvifica che scaturisce dalla Chiesa, Corpo di Cristo. È per questo che la pace con Chiesa porta con sé la remissione dei peccati e il dono della riconciliazione che riunisce di nuovo il cristiano peccatore alla Chiesa, a Cristo e a Dio Padre.
Il cristiano che si è separato da Dio e dai fratelli, ritrova l'amore e la misericordia di Dio nell'amore e nella misericordia dei fratelli, della Chiesa. La riconciliazione del cristiano con Dio si realizza nella riconciliazione con la Chiesa.
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