Omelia p. Alberto Neglia
- VI Domenica del Tempo Ordinario (B) -
11/02/2018
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto
Il Signore Gesù continua a sorprenderci con il suo atteggiamento ...
La legge proibiva di toccare un lebbroso perché chi lo toccava diventava anche lui contaminato ed escluso, Gesù non ha paura di toccarlo, anzi, venendo meno, trasgredendo alla normativa degli uomini, Lui mette in evidenza il desiderio di Dio che, creandoci tutti come figli e fratelli, abbraccia tutti, tocca tutti, visita tutti. Quando a volte ci sentiamo un po' tutti emarginati, esclusi dagli altri, a volte non ci sentiamo adeguati, ci escludiamo, ci isoliamo, Gesù viene per toccarci... toccandoci, avvicinandosi, se ci lasciamo conquistare da Lui ci ridona la speranza nella vita, ci riammette ad una convivenza bella, gioiosa, da figli di Dio e da fratelli, non siamo più degli esclusi... nessuno è inutile, siamo tutti figli preziosi agli occhi di Dio perché figli suoi e ognuno ha delle qualità da esprimere in modo che diventino servizio e la fraternità possa crescere... allora lasciamoci toccare da Gesù senza paura ... e Lui ci contagia con la sua tenerezza, con la sua misericordia... e ci fa diventare uomini liberi, donne libere capaci di stare nella società con lo sguardo suo, con la passione sua...
E il segno che diventiamo contagiati da Gesù ... è se diventiamo capaci di porre i gesti che ha posto Gesù. Oggi nella nostra società c'è tanta gente che riteniamo lebbrosa, emarginata, li guardiamo con sospetto, con paura, questo clima che si sta respirando anche in Italia purtroppo, dove si dice "io non sono razzista, ma" ...
Guarda il video
