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domenica 30 agosto 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 37/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo:  
Mc 7,1-8.14-15.21-23













"Questo popolo mi è vicino solo con la sua bocca e mi rende onore con le sue labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e la venerazione che nutre per me è un imparaticcio di precetti umani(...) Perirà la sapienza dei sapienti e si eclisserà l'intelligenza degli intelligenti"(Is 29, 13-14). Viviamo sovente forme di religiosità tutte votate all'esteriorità, fatte di belle parole, di discorsi teologicamente corretti, di preghiere e rosari, di devozioni a questo o al quel santo, di sacrifici senza fine e chi più ne ha più ne metta, dimenticando quanto detto dal profeta Osea:
"Misericordia Io voglio e non sacrifici"(Os 6,6; Mt 9,13). 
Una religiosità, se così possiamo dire, delle "labbra", ma il nostro cuore (che nel linguaggio biblico non indica i sentimenti bensì la coscienza) non ne è minimamente coinvolto. Esiste invece una religiosità che smuove e cambia la nostra vita di fede, in cui l'uomo è pronto all'ascolto obbediente della Parola di Dio, che in Gesù ci comanda di amarci gli uni gli altri come lui ci ha amati (cfr. Gv 13,34), prediligendo i poveri, gli umili, gli indifesi,(lo straniero l'orfano, la vedova), gli scartati dal banchetto della vita, tutti coloro che non contano niente. Questa è una "religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre" (Gc 1,27), una religione dove il primato non spetta alle nostre chiacchiere, alle nostre tradizioni religiose, al culto, alla legge, fosse anche la Legge di Dio. Gesù afferma chiarissimamente che il primato spetta sempre e solo al comandamento dell'amore, l'unico che rende presente il volto di Dio in mezzo agli uomini, il primato va al bene assoluto dell'uomo che sta sempre al di sopra di ogni legge e tradizione.