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domenica 13 gennaio 2013

99a giornata mondiale del migrante e del rifugiato - “Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza”

Domenica 13 gennaio ricorre la 99° giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Questa celebrazione nasce quasi cento anni fa per volere di Papa Pio X, con l’intenzione di portare la solidarietà della Chiesa ai tanti italiani costretti a emigrare in tutto il mondo in cerca di lavoro e di prospettive di vita migliori. Solo nel 2005 la giornata del migrante e del rifugiato diventa effettivamente globale, coinvolgendo la Chiesa Cattolica di tutto il mondo.
Il panorama migratorio, nel corso di questi ultimi cent’anni, è profondamente cambiato. L’Italia, da terra di emigrazione, è diventata luogo appetibile per i tanti stranieri che lasciano il proprio paese sia a causa di guerre o persecuzioni, sia per motivi economici. Il fenomeno dell’immigrazione nel nostro paese deve essere letto innanzitutto come una ricchezza...

La chiusura delle frontiere non è una risposta all'immigrazione clandestina, perché favorisce il contrabbando e la tratta delle persone. Lo ribadisce il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, invitando a ricercare soluzioni che tengano conto delle "varie necessità" e del "rispetto dei diritti" delle persone coinvolte, in particolare dei più deboli. In questa intervista (all'Osservatore Romano ndr.) il porporato denuncia anche la drammatica situazione dei profughi della Siria, il cui numero già elevato (oltre mezzo milione) è destinato a raddoppiare nel giro di pochi mesi. E richiama i media alle loro responsabilità nell'orientare l'opinione pubblica di fronte al fenomeno dell'immigrazione, invitandoli in particolare a non alimentare atteggiamenti di paura o di criminalizzazione delle persone. 

Oggi si celebra la Giornata mondiale del Migrante e del rifugiato: alcuni giorni fa è stato pubblicato il Messaggio che Benedetto XVI ha dedicato a questo appuntamento. “Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza” recita il titolo del Messaggio: un augurio che il Papa rivolge a tutti coloro che cambiano Paese in cerca di migliori condizioni, ma anche alle nazioni di approdo perché aprano le porte in segno di solidarietà.Alessandro De Carolis su Radio Vaticana ripropone alcune considerazioni di Benedetto XVI su questo tema

«L’uomo è un viandante: sentirsi tale è una condizione difficile da interpretare, a causa di nostalgie e difficoltà impreviste; ecco perché è importante sentirsi sostenuti dalla speranza. E la speranza per noi cristiani ha un nome: si chiama Gesù. È Gesù che ci permette di attraversare le difficoltà senza cedere allo sconforto, come è avvenuto per i due discepoli di Emmaus».
S.E. Mons Paolo Schiavon, Vescovo ausiliare di Roma e Presiendete della CEMi e di Migrantes, martedì 8 gennaio ha illustrato il Messaggio del Papa (“Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza”) per la 99ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra domenica 13 gennaio.