"Venite a prenderci, stiamo affondando"
La guardia costiera salva 226 migranti
Le motovedette sono intervenute in acque libiche dopo un messaggio lanciato da un barcone con un telefono satellitare e raccolto da Don Mosè Zerai, il sacerdote eritreo responsabile dell'agenzia Habeshia
Duecentoventisei migranti di origine subsahariana (tra loro anche un bambino e 37 donne, di cui due in stato di gravidanza), a bordo di due diversi gommoni, sono stati soccorsi e salvati dalla Guardia costiera italiana in acque libiche. A raccogliere le richieste di aiuto, giunte via satellitare, nella serata di ieri erano stati Don Mosè Zerai, il sacerdote eritreo responsabile dell'agenzia Habeshia, e suor Grazia di Bari.
L'sos era arrivato con una chiamata da un telefono satellitare. Da un barcone in difficoltà carico di profughi al largo delle coste libiche. "Veniteci a prendere, stiamo per affondare...". Don Mosè Zerai, il sacerdote eritreo responsabile dell'agenzia Habeshia che si occupa di migranti e richiedenti asilo, ha girato l'allarme alle autorità: "Mi hanno detto che sono in mare da venerdì scorso e che le condizioni del mare stanno peggiorando. Non possiamo assistere inermi a una nuova tragedia del mare".
Il primo sos, quello raccolto da padre Mose, è arrivato intorno alle 21: "Venite a prenderci, stiamo per affondare"; arrivava da un'imbarcazione con 111 persone a bordo, che avrebbe preso il mare venerdì scorso e che è stata individuata a circa 30 miglia da Tripoli. Un'ora più tardi, la seconda richiesta di aiuto, da un'imbarcazione con altri 115 migranti, a circa 60 miglia da Tripoli. Le capitanerie di porto hanno immediatamente dirottato in area il rimorchiatore "Asso 30". Concluse tutte le operazioni di trasbordo di tutti i passeggeri le motovedette della Guardia costiera hanno ripreso la rotta verso Lampedusa. (fonte: Repubblica)
Devo dire veramente grazie alla Guardia Costiera Italiana, che ha fatto lo sforzo fino alle acque libiche 35 miglia, per salvare le vite umane, l'operazione di salvataggio è stata fatta congiuntamente con quella libica, queste informazioni che mi e stato fornito dalla Capitaneria di porto. La presenza di un altro barcone con altri centinaia di persone a circa 60 miglia anche loro soccorsi dall'Italia. Doveroso dire grazie a quelli uomini della guardia costiera che hanno lavorato tutta la notte per salvare tutte queste vite umane. Che Dio gli renda il merito. (fonte: pagina Fb di Abba Mussie Zerai)