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martedì 27 settembre 2011

"Io e Dio. Una guida dei perplessi" di Vito Mancuso

E' un libro che farà discutere il nuovo saggio di Vito Mancuso, "Io e Dio" (Garzanti), dove lo studioso sostiene la libertà del credente verso i dogmi. Il passo decisivo è il rifiuto di un Dio che comanda, giudica, condanna esercitando un potere esterno.

Su questo libro non mancheranno discussioni e polemiche. Che sia ignorato è impossibile, se non altro perché esprime intelligenza e sensibilità che è di molti nel mondo cattolico, più di quanti si palesino. Le sue tesi si sviluppano dall'interno del messaggio cristiano, della "buona novella". Vito Mancuso, che tenacemente si professa cattolico, cerca il confronto, un confronto non facile. Lui si considera "dentro"; ma l'ortodossia lo colloca "fuori". Tutto si svolge con rispetto, ma l'accusa mossa al discorso ch'egli va svolgendo da tempo è radicale. La sua sarebbe, negli esiti, una teologia confortevole e consolatoria, segno di tempi permissivi, relativisti e ostili alle durezze della verità cristiana; nelle premesse, sarebbe la riproposizione di un, nella storia del cristianesimo, mai sopito spirito gnostico. Uno "gnostico à la page"?
Il motivo conduttore del libro Io e Dio (Garzanti) è il primato della coscienza e dell'autenticità sulla gerarchia e sulla tradizione, nei discorsi sul "divino". Siamo nel campo della "teologia fondamentale", cioè dell'atteggiamento verso a ciò che chiamiamo Dio e delle "vie" e dei mezzi per conoscerlo: in breve, delle ragioni a priori della fede religiosa. Ma, la teologia fondamentale è la base di ogni altra teologia... 

Nel nuovo saggio lo studioso tenta anche il recupero di classici come Kant 
Ma non c’è traccia del riconoscimento dell’autonomia del pensiero laico.
... In questo contesto da alcuni anni si muove polemicamente con grande verve Vito Mancuso, «il teologo fuori le mura», come volentieri si lascia chiamare. Il suo ultimo libro - dal titolo impressionante Io e Dio (Garzanti, 488 pp., 18.60 euro) - è un ambizioso, denso, appassionato tentativo di proporre nientemeno che una nuova «teologia fondamentale». L’impianto del lavoro è dato da un lato dal rifiuto della dottrina dogmatica tradizionale, la cui forza starebbe esclusivamente nell'autoritarismo della Chiesa, e dall’altro dalla proposta di una teologia fondata sulla libertà. «Questo libro difende la libertà contro la duplice minaccia dell'autoritarismo religioso e dello scientismo negatore del libero arbitrio». 
Il libro si presenta quindi con una «pars destruens» e una «pars construens»... 
Leggi tutto: Vito Mancuso e Dio, un corto circuito teologico di Gian Enrico Rusconi

Guarda il video dell'intervista a Vito Mancuso a "Che tempo che fa" del 25/9/2011

Video presentazione di Vito Mancuso del libro "Io e Dio"