È trascorso un anno dall’assassinio di monsignor Luigi Padovese, il vicario apostolico dell’Anatolia, ucciso barbaramente a Iskenderun, nel sud-est turco, a un passo dalla Siria. Una terra da sempre considerata un modello cui guardare per la convivenza pacifica fra persone di religione diversa. A distanza di 12 mesi, insieme con il ricordo della sua figura, più vivo che mai, rimangono anche gli interrogativi sul suo brutale omicidio, mentre la data d’inizio del processo non è ancora stata fissata.
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Il 3 giugno 2010 monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico di Iskenderun, veniva assassinato in Turchia. Si fanno congetture di ogni tipo, ma ancora non si sa perché è stato ucciso.
Il 3 giugno 2010 monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico di Iskenderun, veniva assassinato in Turchia. Si fanno congetture di ogni tipo, ma ancora non si sa perché è stato ucciso.
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Nell’anniversario dell’omicidio di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico per l’Anatolia, Maddalena Santoro è fiduciosa sull’effetto che la morte di suo fratello, don Andrea, e del responsabile della Conferenza episcopale turca, porteranno alla società di quel Paese
Nell’anniversario dell’omicidio di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico per l’Anatolia, Maddalena Santoro è fiduciosa sull’effetto che la morte di suo fratello, don Andrea, e del responsabile della Conferenza episcopale turca, porteranno alla società di quel Paese
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