Venerdì Santo 2020
Memoria della Passione e Morte del Signore
a cura della Fraternità Carmelitana
di Barcellona P.G.
1. Ascolto orante
del vangelo di Giovanni (18,1-19,42)
Dalla Cena del Signore, passiamo alla
Passione del Signore, profetizzata già nella Cena e che ora diventa realtà. Poniamo,
allora, al centro del nostro luogo di preghiera domestica il Crocifisso che abbiamo nella nostra
casa.
Con la consapevolezza che siamo di fronte a
Colui che ci ha testimoniato nella maniera più alta l’Amore appassionato di Dio per tutta l’umanità, apriamo con fiducia
oggi – Venerdì Santo, secondo giorno del Triduo Pasquale – il vangelo di
Giovanni 18,1-19,42, che ci narra dell’arresto di Gesù, del duplice processo –
religioso e politico – istruito contro di lui, della sua morte e della sua
sepoltura.
Facciamo una breve pausa di silenzio, chiedendo allo Spirito che ci apra alla
comprensione di questo scritto che contiene la Parola di Dio per noi oggi.
2. Leggiamo attentamente e con calma la pagina di Giovanni,
dal cap. 18, verso 1, fino al cap. 19, verso 42.
1.
L’evangelista Giovanni, senza banalizzare il dramma, ci aiuta a contemplare la passione e la morte di
Gesù come evento, non funerario (tipico delle nostre rappresentazioni
folkloristico-religiose del venerdì santo, che hanno bisogno di essere molto
evangelizzate… ), bensì salvifico. È
il paradosso di Dio, verso cui la nostra sapienza (o insipienza) umana fa
fatica a volgersi, abituata a considerare il Dio di Abramo e di Gesù Cristo
come una sorta di Zeus. Il paradosso è che Dio ci salva nella debolezza più estrema del Figlio: Dio ci
salva nel Figlio disarmato,
ingiustamente accusato, non capito, travisato, contraddetto, schiaffeggiato,
deriso, insultato e spogliato.
E questo perché il Figlio, nella sua
esistenza umana, ha manifestato l’amore gratuito, incondizionato e fedele
del Padre, il quale vuole che nessuna persona umana si smarrisca e si perda.
Infatti, sullo sfondo della narrazione
della Passione di queste pagine evangeliche stanno:
- la pagina di Giovanni 3,16-17: «Dio ha
tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui
[= si affida a lui] non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti,
non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, perché il mondo sia
salvato per mezzo di lui»;
- la pagina di Giovanni 10,27-28 riguardo
a Gesù Buon Pastore: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed
esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e
nessuno le strapperà dalla mia mano»;
E non possiamo dimenticare almeno le prime
due parabole della misericordia di Luca 15,4-10, dove Dio il Misericordioso è
raffigurato da un uomo e una donna, evocazione della sua paternità e maternità. Il pastore va in cerca della pecora perduta e quando la ritrova, se la pone
sulle spalle e si rallegra con gli amici e i vicini; la donna va in cerca di
una monetina che ha perso nella casa
e quando la ritrova si rallegra con le amiche e i vicini.
Ecco l’amore
del Padre accolto e vissuto dal Figlio Gesù. Non si soffre per il piacere di
soffrire, perché la sofferenza per la sofferenza abbrutisce la persona umana.
Come è necessario che vi sia una ragione
profonda per vivere, per dare un senso alla vita, così è necessaria una ragione profonda per morire, per dare un
senso alla morte. Per Gesù la ragione profonda è stata questa: l’amore per i perduti, per gli smarriti da
recuperare al senso vero della vita. E per amare così, spesso si paga un
prezzo, il prezzo della sofferenza fino al dono della vita.
2.
Ecco perché la narrazione della passione e della morte di Gesù è
narrazione-testimonianza di un evento di
salvezza. Ce lo mostrano alcuni particolari evidenti.
Il primo lo troviamo al di fuori della
narrazione della Passione, ma che ha attinenza con essa. In Giovanni 12,32
Gesù, alludendo alla sua morte, dice: «Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». La sua morte è evento di innalzamento verso il Padre e di attrazione amorosa verso di sé – come
l’Amato nei confronti dell’Amata – di tutta l’umanità (si tenga presente il
Cantico dei Cantici).
Gli altri particolari sono all’interno
della narrazione della Passione. Alcuni accenni.
- Al momento dell’arresto, Gesù salva i
suoi discepoli affinché non si perdano
(cf. Gv 18,9).
- Durante l’interrogatorio del sommo
sacerdote Anna e di Caifa, Pietro rinnega Gesù, mentre si riscaldava attorno al
fuoco che era stato acceso dai servi
e dalle guardie durante l’interrogatorio di Gesù. Non sarà che quel fuoco – quasi come una piccola presenza
“sacramentale” – evochi discretamente l’amore appassionato del Signore? Così
nel Cantico dei Cantici: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul
tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come il regno dei
morti è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma divina!» (Ct
8,6).
- Durante l’interrogatorio, Pilato
presenta ai capi dei sacerdoti e alle guardie Gesù con la corona di spine e il
mantello di porpora, dicendo: «Ecco
l’uomo!» (Gv 19,5). Alla fine dell’interrogatorio lo presenta ai Giudei,
dicendo: «Ecco il vostro re!» (Gv
19,14). Le due espressioni sono correlate: nell’umanità di Gesù si manifesta la sua autentica regalità, per nulla assimilabile alla regalità dei re e dei
governatori di questo mondo (cf. Gv 18,36-37), perché la sua regalità è al
servizio della testimonianza della verità,
vale a dire, della rivelazione e manifestazione concreta della fedeltà di Dio e del suo amore per l’umanità.
È questa la verità che ci spoglia da ogni forma di idolatria del potere e ci
rende veramente liberi in questo mondo (cf. Gv 8,32).
- Nel momento in cui muore, Gesù consegna lo Spirito (cf. Gv 19,30), come
compimento della missione che il Padre gli ha affidato. È lo Spirito del Padre
che lo ha sostenuto nel cammino della vita. È lo Spirito Amore, il Paràclito,
che ha ispirato le sue scelte e le sue azione, che lo ha aiutato a discernere
la volontà e i comandamenti del Padre, a discernere la sincerità dalla
menzogna.
Questo stesso Spirito oggi viene
consegnato e infuso dentro di noi, come “Paràclito”, come “colui che è chiamato
a stare accanto a noi” a difenderci e a sostenerci nel cammino della nostra
vita, anche nei giorni più difficili della nostra esistenza, come quelli che
stiamo vivendo in questi mesi.
È con il dono della Presenza dello
Spirito, che si conclude di fatto l’evento salvifico della Morte di Gesù.
Perciò nella Liturgia del Venerdì Santo, arrivati a questo punto della narrazione
evangelica, ci si inginocchia e si fa una pausa di silenzio. Gesto che possiamo compiere anche in famiglia a casa
nella lettura della Passione del Signore.
Andiamo, allora, nella Bibbia al Libro dei
Salmi e preghiamo con il Salmo 31
(previsto dalla liturgia di oggi), il salmo di colui che, sottoposto alle prove
della vita, confida nella bontà e nell’amore di Dio. È il salmo che ricapitola
tutta l’esistenza di Gesù, e anche la nostra.
3. Intercessioni
Lettore 1: In
questo giorno in cui Cristo ha donato se stesso per amore, e dall’alto della
croce ha disteso le sue braccia su tutto l’universo e ha trasmesso il suo
Spirito, preghiamo Dio Padre per tutta la santa Chiesa e per tutta l’umanità.
-
Lettore 2: Preghiamo per tutto il
popolo di Dio: il Signore lo renda santo e immacolato al suo cospetto
nell’amore e lo costituisca come sale della terra e luce del mondo. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Padre, conferma l’opera ammirabile del
tuo Figlio che ha dato se stesso perché la Chiesa possa apparire davanti a lui
come una sposa splendente e senza macchia, e possa corrispondere con
l’obbedienza della fede alla carità dello Sposo che l’ha amata fino al segno
supremo. Per Cristo nostro Signore. AMEN.
-
Lettore 3: Preghiamo per il Papa
Francesco e per tutti i vescovi che presiedono le sante Chiese e guidano verso
la Pasqua eterna il popolo santo di Dio, mediante il servizio della Parola e
della Carità. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Padre, che grazie al tuo Spirito
susciti una mirabile varietà di carismi e di doni, concedi al Papa, ai vescovi,
ai presbiteri e ai diaconi e a tutti coloro che hai chiamato a servire i
fratelli, di svolgere con gioia e sollecitudine il loro ministero nella tua
Chiesa. Per Cristo nostro Signore. AMEN.
-
Lettore 2: Preghiamo per la
riconciliazione fra le Chiese: lo Spirito le guidi verso l’unità e le confermi
alla sequela dell’unico Maestro. (Pausa
di silenzio)
Lettore 1: O Padre, la tua Chiesa, ancora divisa
dalla discordia, rivesta la tunica integra dell’unità, raccolga dal suo Signore
crocifisso la consegna della pace e diventi testimone della sua sollecitudine
per la riconciliazione delle Chiese. Per Cristo nostro Signore. AMEN.
-
Lettore 3: Preghiamo per il popolo
ebraico: il Signore che l’ha scelto come suo popolo, gli conceda di giungere,
nella fedeltà all’Alleanza, al compimento del suo disegno di salvezza. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Dio, Roccia incrollabile, guarda al
tuo popolo Israele, che è la nostra radice santa, affinché conservi integra la
tua volontà custodita nella Torah e attenda, come una sentinella, l’aurora, la
pienezza della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore. AMEN.
-
Lettore 2: Preghiamo per tutti gli
uomini che cercano Dio nelle molteplici religioni: il Signore li sostenga nel
loro cammino e li introduca sempre più profondamente nella nube luminosa del
suo mistero. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Padre, che ami ogni vivente, tu hai
scelto una straniera — Ruth la Moabita — tra gli antenati di Davide e con i
decreti di un sovrano pagano — Ciro Re di Persia — hai ricondotto il tuo popolo
dall’esilio. Ora, guarda tutti gli uomini che ti onorano come fonte di vita e
fa’ che la luce eterna sprigionata dal Verbo risplenda nel tuo cammino. Per
Cristo nostro Signore. AMEN.
-
Lettore 3: Preghiamo per coloro
che non professano alcuna fede e per coloro che non si riconoscono in alcuna
istituzione religiosa: il Signore conceda loro di aprirsi al dialogo e alla
ricerca sincera. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Padre benigno e misericordioso, che
hai messo nel cuore di tutti gli uomini il desiderio della verità, fa’ che
tutti possano camminare in rettitudine di vita. Concedi a noi, tuoi fedeli, di
entrare in comunione profonda con te per offrire una testimonianza sempre più
credibile del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. AMEN-
-
Lettore 2: Preghiamo per quanti
sono chiamati a guidare i popoli e ad amministrare le città: il Signore apra il
loro cuore al bene e alla giustizia per tutti, a partire dai più piccoli e
indifesi. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Padre, che hai creato il mondo e lo
hai consegnato ai tuoi figli perché lo governassero e lo custodissero, assisti
con la tua sapienza quanti sono scelti dai fratelli per esercitare l’autorità:
nelle loro decisioni siano liberi dalla seduzione della prepotenza economica e
militare, promuovano la pace tra i popoli, adoperandosi per una equa
distribuzione delle risorse mondiali. Per Cristo nostro Signore. AMEN.
-
Lettore 3: Preghiamo per tutte le
vittime del potere politico ed economico, segno diabolico del prevalere delle
logiche di morte su quelle della condivisione e della vita: il Signore assista
quanti sono nella prova e confermi coloro che lavorano per la pace. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Padre benigno e misericordioso,
conforto degli afflitti e sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell’umanità
ferita dall’odio fratricida e dalla menzogna. Concedi ai popoli aggressori di
riconoscere le proprie colpe di indifferenza e di opportunismo, perché possa
germogliare tra i popoli feriti il seme del perdono e della fiducia. Per Cristo
nostro Signore. AMEN.
-
Lettore 2: Preghiamo per coloro
che sono affaticati ed oppressi e in particolare per i malati del coronavirus:
il Signore infonda loro la mitezza di cuore per incontrare in Lui il senso
della storia e nei fratelli il conforto e la vicinanza. (Pausa di silenzio)
Lettore 1: O Padre sorgente dell’amore, tu solo
conosci l’intima sofferenza di quanti sono schiacciati da ogni sorta di
malattia, solitudine ed ingiustizia. Accogli il loro pianto e fa’ sorgere nel
cuore dei fratelli progetti di condivisione, affinché sia redenta l’agonia del
tuo Figlio che si prolunga oggi, fino alla consumazione del tempo, nella carne
dei più deboli. Per Cristo nostro Signore. AMEN.
4. Adorazione del
Crocifisso e Litanie dei Santi
[Mentre ognuno
bacia o tocca con la mano il Crocifisso, si recitano le seguenti Litanie dei
Santi che hanno seguito Cristo nel fino al dono totale di sè]
Lettore 1
Facciamo
memoria delle radici del nostro battesimo in questa Chiesa locale,
santa
e amata, fondata sulla predicazione degli apostoli:
Apostoli
e martiri di Cristo, fondamento della Chiesa di Dio
S.
Paolo, evangelizzatore dei non credenti
S.
Pancrazio, primo vescovo di Taormina
S.
Rosalia, donna di preghiera
S.
Euplio, diacono martire del Vangelo
S.
Agata, fedele nella prova
S.
Lucia, illuminata dallo Spirito
Santi
coniugi che hanno seguito Gesù nel matrimonio
Lettore 2
Facciamo
memoria di quanti hanno costruito un mondo di pace
e di
quanti hanno pianto per un pezzo di pane:
Pastore
Martin Luther King, profeta della dignità umana
Pastori
Dietrich Bonhoeffer e Paul Scheneider, oppositori del nazismo
D.
Pino Puglisi, educatore alla giustizia e alla pace
Giudice
Rosario Livatino, coerente nella ricerca di giustizia
Giudici
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, servitori della comunità civile
P.
Bartolomé de las Casas, difensore degli indios
Immigrati
morti o espulsi alla ricerca di un futuro migliore
Lettore 3
Facciamo
memoria dei miti e dei misericordiosi:
Carmelitano
Luigi Rabatà, uomo del perdono
Madre
Maria Jurevna, donna accogliente
Papa
Giovanni XXIII, pastore buono
Patriarca
Atenagora e papa Paolo VI, uomini del dialogo
Fratel
Carlo di Gesù, piccolo fratello universale
Laica
Annalena Tonelli, tenerezza di Dio tra i fratelli dell’Islam
P.
Annibale di Francia, pastori degli orfani e dei poveri
Uomini
e donne attenti ai bisogni dell’altro
Lettore 1
Facciamo
memoria dei perseguitati a causa della giustizia:
Vescovo
Oscar Romero, pane spezzato per la vita del popolo
Suor
Doroty Stang, sorella dei poveri dell’Amazzonia
Carmelitano
Tito Brandsma, giornalista amante della verità
Carmelitana
Edith Stein, contemplativa dei crocifissi della storia
Vescovo
Hossu e fedeli martiri di Romania
Monaci
trappisti di Algeria
Desaparecidos
delle dittature del Sudamerica
S.
Gregorio e martiri dell’Armenia.
-
Pregare il Padre Nostro…
-
Concludere con la seguente preghiera:
Ascolta,
o Padre, le nostre preghiere: rendici capaci di accompagnare Gesù nel cammino
della croce, di assimilare la sua passione di amore per l’umanità e così poter
partecipare alla sua risurrezione. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
AMEN.
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