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venerdì 10 aprile 2020

Venerdì Santo 2020 Memoria della Passione e Morte del Signore a cura della Fraternità Carmelitana di Barcellona P.G.

Venerdì Santo 2020
Memoria della Passione e Morte del Signore
a cura della Fraternità Carmelitana
di Barcellona P.G.



1. Ascolto orante del vangelo di Giovanni (18,1-19,42)
Dalla Cena del Signore, passiamo alla Passione del Signore, profetizzata già nella Cena e che ora diventa realtà. Poniamo, allora, al centro del nostro luogo di preghiera domestica il Crocifisso che abbiamo nella nostra casa.
Con la consapevolezza che siamo di fronte a Colui che ci ha testimoniato nella maniera più alta l’Amore appassionato di Dio per tutta l’umanità, apriamo con fiducia oggi – Venerdì Santo, secondo giorno del Triduo Pasquale – il vangelo di Giovanni 18,1-19,42, che ci narra dell’arresto di Gesù, del duplice processo – religioso e politico – istruito contro di lui, della sua morte e della sua sepoltura.
Facciamo una breve pausa di silenzio, chiedendo allo Spirito che ci apra alla comprensione di questo scritto che contiene la Parola di Dio per noi oggi.


2. Leggiamo attentamente e con calma la pagina di Giovanni, dal cap. 18, verso 1, fino al cap. 19, verso 42.
1. L’evangelista Giovanni, senza banalizzare il dramma, ci aiuta a contemplare la passione e la morte di Gesù come evento, non funerario (tipico delle nostre rappresentazioni folkloristico-religiose del venerdì santo, che hanno bisogno di essere molto evangelizzate… ), bensì salvifico. È il paradosso di Dio, verso cui la nostra sapienza (o insipienza) umana fa fatica a volgersi, abituata a considerare il Dio di Abramo e di Gesù Cristo come una sorta di Zeus. Il paradosso è che Dio ci salva nella debolezza più estrema del Figlio: Dio ci salva nel Figlio disarmato, ingiustamente accusato, non capito, travisato, contraddetto, schiaffeggiato, deriso, insultato e spogliato.
E questo perché il Figlio, nella sua esistenza umana, ha manifestato l’amore gratuito, incondizionato e fedele del Padre, il quale vuole che nessuna persona umana si smarrisca e si perda.
Infatti, sullo sfondo della narrazione della Passione di queste pagine evangeliche stanno:
- la pagina di Giovanni 3,16-17: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui [= si affida a lui] non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui»;
- la pagina di Giovanni 10,27-28 riguardo a Gesù Buon Pastore: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano»;
E non possiamo dimenticare almeno le prime due parabole della misericordia di Luca 15,4-10, dove Dio il Misericordioso è raffigurato da un uomo e una donna, evocazione della sua paternità e maternità. Il pastore va in cerca della pecora perduta e quando la ritrova, se la pone sulle spalle e si rallegra con gli amici e i vicini; la donna va in cerca di una monetina che ha perso nella casa e quando la ritrova si rallegra con le amiche e i vicini.
Ecco l’amore del Padre accolto e vissuto dal Figlio Gesù. Non si soffre per il piacere di soffrire, perché la sofferenza per la sofferenza abbrutisce la persona umana. Come è necessario che vi sia una ragione profonda per vivere, per dare un senso alla vita, così è necessaria una ragione profonda per morire, per dare un senso alla morte. Per Gesù la ragione profonda è stata questa: l’amore per i perduti, per gli smarriti da recuperare al senso vero della vita. E per amare così, spesso si paga un prezzo, il prezzo della sofferenza fino al dono della vita.

2. Ecco perché la narrazione della passione e della morte di Gesù è narrazione-testimonianza di un evento di salvezza. Ce lo mostrano alcuni particolari evidenti.
Il primo lo troviamo al di fuori della narrazione della Passione, ma che ha attinenza con essa. In Giovanni 12,32 Gesù, alludendo alla sua morte, dice: «Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». La sua morte è evento di innalzamento verso il Padre e di attrazione amorosa verso di sé – come l’Amato nei confronti dell’Amata – di tutta l’umanità (si tenga presente il Cantico dei Cantici).
Gli altri particolari sono all’interno della narrazione della Passione. Alcuni accenni.
- Al momento dell’arresto, Gesù salva i suoi discepoli affinché non si perdano (cf. Gv 18,9).
- Durante l’interrogatorio del sommo sacerdote Anna e di Caifa, Pietro rinnega Gesù, mentre si riscaldava attorno al fuoco che era stato acceso dai servi e dalle guardie durante l’interrogatorio di Gesù. Non sarà che quel fuoco – quasi come una piccola presenza “sacramentale” – evochi discretamente l’amore appassionato del Signore? Così nel Cantico dei Cantici: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come il regno dei morti è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma divina!» (Ct 8,6).
- Durante l’interrogatorio, Pilato presenta ai capi dei sacerdoti e alle guardie Gesù con la corona di spine e il mantello di porpora, dicendo: «Ecco l’uomo!» (Gv 19,5). Alla fine dell’interrogatorio lo presenta ai Giudei, dicendo: «Ecco il vostro re!» (Gv 19,14). Le due espressioni sono correlate: nell’umanità di Gesù si manifesta la sua autentica regalità, per nulla assimilabile alla regalità dei re e dei governatori di questo mondo (cf. Gv 18,36-37), perché la sua regalità è al servizio della testimonianza della verità, vale a dire, della rivelazione e manifestazione concreta della fedeltà di Dio e del suo amore per l’umanità. È questa la verità che ci spoglia da ogni forma di idolatria del potere e ci rende veramente liberi in questo mondo (cf. Gv 8,32).
- Nel momento in cui muore, Gesù consegna lo Spirito (cf. Gv 19,30), come compimento della missione che il Padre gli ha affidato. È lo Spirito del Padre che lo ha sostenuto nel cammino della vita. È lo Spirito Amore, il Paràclito, che ha ispirato le sue scelte e le sue azione, che lo ha aiutato a discernere la volontà e i comandamenti del Padre, a discernere la sincerità dalla menzogna.
Questo stesso Spirito oggi viene consegnato e infuso dentro di noi, come “Paràclito”, come “colui che è chiamato a stare accanto a noi” a difenderci e a sostenerci nel cammino della nostra vita, anche nei giorni più difficili della nostra esistenza, come quelli che stiamo vivendo in questi mesi.
È con il dono della Presenza dello Spirito, che si conclude di fatto l’evento salvifico della Morte di Gesù. Perciò nella Liturgia del Venerdì Santo, arrivati a questo punto della narrazione evangelica, ci si inginocchia e si fa una pausa di silenzio. Gesto che possiamo compiere anche in famiglia a casa nella lettura della Passione del Signore.

Andiamo, allora, nella Bibbia al Libro dei Salmi e preghiamo con il Salmo 31 (previsto dalla liturgia di oggi), il salmo di colui che, sottoposto alle prove della vita, confida nella bontà e nell’amore di Dio. È il salmo che ricapitola tutta l’esistenza di Gesù, e anche la nostra.


3. Intercessioni
Lettore 1: In questo giorno in cui Cristo ha donato se stesso per amore, e dall’alto della croce ha disteso le sue braccia su tutto l’universo e ha trasmesso il suo Spirito, preghiamo Dio Padre per tutta la santa Chiesa e per tutta l’umanità.

- Lettore 2: Preghiamo per tutto il popolo di Dio: il Signore lo renda santo e immacolato al suo cospetto nell’amore e lo costituisca come sale della terra e luce del mondo. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre, conferma l’opera ammirabile del tuo Figlio che ha dato se stesso perché la Chiesa possa apparire davanti a lui come una sposa splendente e senza macchia, e possa corrispondere con l’obbedienza della fede alla carità dello Sposo che l’ha amata fino al segno supremo. Per Cristo nostro Signore. AMEN.

- Lettore 3: Preghiamo per il Papa Francesco e per tutti i vescovi che presiedono le sante Chiese e guidano verso la Pasqua eterna il popolo santo di Dio, mediante il servizio della Parola e della Carità. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre, che grazie al tuo Spirito susciti una mirabile varietà di carismi e di doni, concedi al Papa, ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi e a tutti coloro che hai chiamato a servire i fratelli, di svolgere con gioia e sollecitudine il loro ministero nella tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore. AMEN.

- Lettore 2: Preghiamo per la riconciliazione fra le Chiese: lo Spirito le guidi verso l’unità e le confermi alla sequela dell’unico Maestro. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre, la tua Chiesa, ancora divisa dalla discordia, rivesta la tunica integra dell’unità, raccolga dal suo Signore crocifisso la consegna della pace e diventi testimone della sua sollecitudine per la riconciliazione delle Chiese. Per Cristo nostro Signore. AMEN.

- Lettore 3: Preghiamo per il popolo ebraico: il Signore che l’ha scelto come suo popolo, gli conceda di giungere, nella fedeltà all’Alleanza, al compimento del suo disegno di salvezza. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Dio, Roccia incrollabile, guarda al tuo popolo Israele, che è la nostra radice santa, affinché conservi integra la tua volontà custodita nella Torah e attenda, come una sentinella, l’aurora, la pienezza della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore. AMEN.

- Lettore 2: Preghiamo per tutti gli uomini che cercano Dio nelle molteplici religioni: il Signore li sostenga nel loro cammino e li introduca sempre più profondamente nella nube luminosa del suo mistero. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre, che ami ogni vivente, tu hai scelto una straniera — Ruth la Moabita — tra gli antenati di Davide e con i decreti di un sovrano pagano — Ciro Re di Persia — hai ricondotto il tuo popolo dall’esilio. Ora, guarda tutti gli uomini che ti onorano come fonte di vita e fa’ che la luce eterna sprigionata dal Verbo risplenda nel tuo cammino. Per Cristo nostro Signore. AMEN.

- Lettore 3: Preghiamo per coloro che non professano alcuna fede e per coloro che non si riconoscono in alcuna istituzione religiosa: il Signore conceda loro di aprirsi al dialogo e alla ricerca sincera. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre benigno e misericordioso, che hai messo nel cuore di tutti gli uomini il desiderio della verità, fa’ che tutti possano camminare in rettitudine di vita. Concedi a noi, tuoi fedeli, di entrare in comunione profonda con te per offrire una testimonianza sempre più credibile del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. AMEN-

- Lettore 2: Preghiamo per quanti sono chiamati a guidare i popoli e ad amministrare le città: il Signore apra il loro cuore al bene e alla giustizia per tutti, a partire dai più piccoli e indifesi. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre, che hai creato il mondo e lo hai consegnato ai tuoi figli perché lo governassero e lo custodissero, assisti con la tua sapienza quanti sono scelti dai fratelli per esercitare l’autorità: nelle loro decisioni siano liberi dalla seduzione della prepotenza economica e militare, promuovano la pace tra i popoli, adoperandosi per una equa distribuzione delle risorse mondiali. Per Cristo nostro Signore. AMEN.

- Lettore 3: Preghiamo per tutte le vittime del potere politico ed economico, segno diabolico del prevalere delle logiche di morte su quelle della condivisione e della vita: il Signore assista quanti sono nella prova e confermi coloro che lavorano per la pace. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre benigno e misericordioso, conforto degli afflitti e sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell’umanità ferita dall’odio fratricida e dalla menzogna. Concedi ai popoli aggressori di riconoscere le proprie colpe di indifferenza e di opportunismo, perché possa germogliare tra i popoli feriti il seme del perdono e della fiducia. Per Cristo nostro Signore. AMEN.

- Lettore 2: Preghiamo per coloro che sono affaticati ed oppressi e in particolare per i malati del coronavirus: il Signore infonda loro la mitezza di cuore per incontrare in Lui il senso della storia e nei fratelli il conforto e la vicinanza. (Pausa di silenzio)

Lettore 1: O Padre sorgente dell’amore, tu solo conosci l’intima sofferenza di quanti sono schiacciati da ogni sorta di malattia, solitudine ed ingiustizia. Accogli il loro pianto e fa’ sorgere nel cuore dei fratelli progetti di condivisione, affinché sia redenta l’agonia del tuo Figlio che si prolunga oggi, fino alla consumazione del tempo, nella carne dei più deboli. Per Cristo nostro Signore. AMEN.


4. Adorazione del Crocifisso e Litanie dei Santi
[Mentre ognuno bacia o tocca con la mano il Crocifisso, si recitano le seguenti Litanie dei Santi che hanno seguito Cristo nel fino al dono totale di sè]

Lettore 1
Facciamo memoria delle radici del nostro battesimo in questa Chiesa locale,
santa e amata, fondata sulla predicazione degli apostoli:

Apostoli e martiri di Cristo, fondamento della Chiesa di Dio
S. Paolo, evangelizzatore dei non credenti
S. Pancrazio, primo vescovo di Taormina
S. Rosalia, donna di preghiera
S. Euplio, diacono martire del Vangelo
S. Agata, fedele nella prova
S. Lucia, illuminata dallo Spirito
Santi coniugi che hanno seguito Gesù nel matrimonio

Lettore 2
Facciamo memoria di quanti hanno costruito un mondo di pace
e di quanti hanno pianto per un pezzo di pane:

Pastore Martin Luther King, profeta della dignità umana
Pastori Dietrich Bonhoeffer e Paul Scheneider, oppositori del nazismo
D. Pino Puglisi, educatore alla giustizia e alla pace
Giudice Rosario Livatino, coerente nella ricerca di giustizia
Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, servitori della comunità civile
P. Bartolomé de las Casas, difensore degli indios
Immigrati morti o espulsi alla ricerca di un futuro migliore

Lettore 3
Facciamo memoria dei miti e dei misericordiosi:

Carmelitano Luigi Rabatà, uomo del perdono
Madre Maria Jurevna, donna accogliente
Papa Giovanni XXIII, pastore buono
Patriarca Atenagora e papa Paolo VI, uomini del dialogo
Fratel Carlo di Gesù, piccolo fratello universale
Laica Annalena Tonelli, tenerezza di Dio tra i fratelli dell’Islam
P. Annibale di Francia, pastori degli orfani e dei poveri
Uomini e donne attenti ai bisogni dell’altro

Lettore 1
Facciamo memoria dei perseguitati a causa della giustizia:

Vescovo Oscar Romero, pane spezzato per la vita del popolo
Suor Doroty Stang, sorella dei poveri dell’Amazzonia
Carmelitano Tito Brandsma, giornalista amante della verità
Carmelitana Edith Stein, contemplativa dei crocifissi della storia
Vescovo Hossu e fedeli martiri di Romania
Monaci trappisti di Algeria
Desaparecidos delle dittature del Sudamerica
S. Gregorio e martiri dell’Armenia.


- Pregare il Padre Nostro

- Concludere con la seguente preghiera:
Ascolta, o Padre, le nostre preghiere: rendici capaci di accompagnare Gesù nel cammino della croce, di assimilare la sua passione di amore per l’umanità e così poter partecipare alla sua risurrezione. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. AMEN.


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- PREGARE IN FAMIGLIA - Preparare in casa l’“angolo della preghiera” a cura della Fraternità Carmelitana di Barcellona P.G.