La vera natura dell’Islam
al di là degli estremismi
di Aldo Pintor
Non passa giorno senza che l’Islam non occupi le prime pagine dei giornali, anche grazie alle efferate azioni dei suoi estremisti. Pertanto è lodevole qualunque iniziativa editoriale che permetta agli occidentali di conoscere meglio questa grande esperienza religiosa al di là dei luoghi comuni purtroppo imperanti. I Meridiani della Mondadori hanno il merito di far uscire in questi giorni una pregevole raccolta dei detti attribuiti al profeta dell’Islam non contenuti nel Corano, curata da Rainer Brunner, con una preziosa introduzione del professore Alberto Ventura, uno dei massimi conoscitori italiani dell’argomento. Le fondamenta della religione islamica sono il Corano, il libro sacro, e i Detti del profeta Muhammad (Hadith) perlomeno per la maggioranza sunnita. Il Corano è la parola di Dio riferita al Profeta dall’arcangelo Gabriele e gli Hadith sono appunto le parole di Maometto riferite dai contemporanei ai discendenti fino al XI secolo che furono codificate dal grande teologo mussulmano al – Bukhari. Il Corano è composto da capitoli (sure) scritte in versi dai toni ora poetici ora apocalittici; gli Hadith danno una spiegazione di questo intreccio di immagini folgoranti contenute nel Corano che talora sono oscure. Non è raro in questi Hadith imbattersi in immagini e parole mutuate dai Vangeli come si può vedere da questa preghiera: “O Dio sei il mio signore, non c’è altro Dio all’infuori di te, tu mi ha creato e io sono il tuo servo, rispetterò il tuo patto e la tua promessa fino a che potrò. Mi rifugio in te del male che ho commesso, riconosco il favore che tu mi ha elargito e riconosco il mio peccato. Perdonami perché nessuno all’infuori di te può perdonare i peccati”.
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Leggendo questi detti cogliamo similitudini e divergenze che vi sono tra cristiani e mussulmani e impariamo a penetrare nel mondo ora apocalittico ora fiabesco della religione islamica.