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mercoledì 12 marzo 2014

Un anno con Papa Francesco - Le trasmissioni speciali della RAI "Il mio nome è Francesco (TG2-DOSSIER) e "Un anno con Francesco (TG1) - VIDEO

A distanza di un anno dall’elezione di papa Francesco (ricordiamo che fu eletto 266esimo vescovo di Roma la sera del 13 marzo 2014) la RAI ha trasmesso due interessanti speciali:


IL MIO NOME E' FRANCESCO
RAI2 - TG2 DOSSIER

Tg2 Dossier, in onda sabato 8 marzo alle 23.40 su Rai2, ha proposto "Il mio nome è Francesco".
Un reportage dalla "fine del mondo" fra gli amici di Bergoglio, per conoscere qualcosa in più di Francesco, alla vigilia del suo primo anno di pontificato. Il viaggio degli inviati del Tg2, Lucio Brunelli e Franco Trifoni, inizia a San Paolo del Brasile, a casa del cardinale Claudio Hummes: il porporato che era seduto accanto a Bergoglio nel conclave e che ha ispirato la scelta del nome del nuovo papa. Hummes racconta minuto per minuto gli istanti della elezione nella Sistina, i sentimenti di Bergoglio e quelli dei cardinali di fronte alle prime 'rivoluzionarie' scelte di Francesco. Il reportage prosegue in Argentina, nella baraccapoli della Carcova, alla periferia di Buenos Aires, dove opera padre Jose Maria Di Paola, detto padre Pepe: uno dei sacerdoti più vicini a Bergoglio, vive in una baracca di legno, senza acqua e riscaldamento. Altra testimonianza, quella di padre Fabian Baez, il prete di Buenos Aires che Francesco a sorpresa fece salire sulla papamobile durante l'Udienza generale dell'8 gennaio. "Mi vide tra la folla e mi urlò, salta la transenna!..". Poi il racconto del rabbino capo di Buenos Aires, Abraham Skorka, l'unico fra gli amici di Francesco che s'era detto sicuro della sua elezione. E l'incontro, nel collegio dei gesuiti a San Miguel, con Juan Scannone, che fu professore di Bergoglio e racconta com'è, visto da vicino, il suo ex alunno.

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"Un anno con Francesco"
Speciale Rai1-Rai Vaticano-Tg1 

"Un anno con Francesco". Parole e gesti che hanno cambiato la Chiesa e conquistato il mondo. 
L’annuncio del Vangelo, nel terzo millennio, tra sfide planetarie e attenzione agli ultimi. Dal “buonasera” del 13 marzo di un anno fa, alla “rivoluzione dello Spirito” portata avanti dal Papa venuto “ quasi dalla fine del mondo”. I discorsi, le interviste, i viaggi, i protagonisti nello speciale Rai1-Rai Vaticano, in collaborazione con il TG1, firmato da Filippo Di Giacomo, Massimo Milone e Fabio Zavattaro, in onda l’8 marzo, alle 17.45 su Rai1, con il montaggio di Fabio Lazzerini. E’ il racconto dei dodici mesi che hanno visto Papa Francesco diventare la guida spirituale di credenti e non credenti nel mondo. Da Lampedusa a Rio De Janeiro, da Assisi a Piazza San Pietro, sempre super affollata, i luoghi del Papa, uomo dell’anno per molti media mondiali. Papa Francesco, per la Chiesa di Roma, è il Vescovo dei poveri e per i poveri. Per la gente semplice, è il pastore d’anime della “porta accanto”. Papa Francesco che parla a milioni di fedeli ma anche ad ognuno di noi – è il significato dello speciale - interpellandoci sul senso dell’esistenza umana e sull’attualità disarmante della proposta del Vangelo, oggi. 

Nello speciale una riflessione di Sergio Zavoli. Scrive, tra l’altro, il grande giornalista e scrittore: “Francesco non sta demolendo con i suoi “gesti” l’autorevolezza petrina, ma demitizza il devozionismo solo egoistico, personale, privato, e ciò in danno del servizio e della misericordia: perché gli ultimi non rimangano lo stigma della separatezza. Guardiamo intorno a noi: quello che lacera gli uomini e la loro relazione nelle città soddisfatte e nelle periferie urlanti di miseria, è spesso l’idea che la nostra vita dimori in un arcipelago di innumerabili isole, in ciascuna delle quali c’è uno di noi che vede l’umanità nella propria ombra, fidandosi di essa soltanto, e pronto a cogliere in quella altrui qualcosa di sospetto, persino di ostile, da dover controllare e addirittura colpire. Perché non tornare a dirsi che la nostra vita non distingue tra il nascere nel corpo inabitato di Maria e il mettere al mondo un uomo in cerca di se stesso, e quindi in cerca dell’altro, di qualunque altro? Francesco – spero non sia soltanto una mia idea- è qui per riportarci sulle tracce di Gesù, con i suoi segni così poveri, e così ricchi, così arcani e così creaturali. Grazie, Francesco, d’essere qui con noi. Assomigli allo storico e metafisico corteo degli uomini di Gesù, venuto a parlarci con i suoi segni”. Tra gli intervistati il Cardinale Claudio Hummes, l’Arcivescovo Bruno Forte, il direttore del Centro Televisivo Vaticano, Mons. Dario Viganò, il direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio e il sociologo Domenico De Masi.

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