Digiuno e silenzio, anche da internet, per i morti nel Mediterraneo
•Fra pochi giorni festeggeremo la pasqua di resurrezione del Signore. Una pasqua che passa inevitabilmente per il Venerdì santo. Il giusto viene condannato a morte con i sigilli del potere e con il clamore manipolato del popolo. E' la stessa morte dei migranti, divorati dal Mediterraneo inospitale, rifiutati con i sigilli del potere, respinti dalle leggi, inascoltati dal clamore di un popolo allarmato da una propaganda martellante di morte, di paura, di insicurezza, di paranoie identitarie, di pregiudizi e di vittimismo.
•Fare silenzio significa uscire dal caos delle parole e commemorare la morte del prossimo. E' una nonviolenza dei segni