Martedì 12 aprile in oltre 35 paesi si terrà il primo Global Day of Action contro le spese militari. Ci sarà una protesta davanti alla Casa Bianca, una a San Francisco, e poi a New York, Boston, San Juan e Honolulu, una presso gli uffici delle Nazioni Unite a Ginevra e altrove.
Nel 2009, la spesa militare globale ha raggiunto la quota record di 1.530 miliardi di dollari americani. Considerando le innumerevoli crisi – di tipo economico, ambientale, sanitario, diplomatico - che affliggono il nostro pianeta, è fondamentale attivarci e organizzarci a livello globale per ridistribuire questo denaro e soddisfare i reali bisogni dell’umanità. Migliaia di organizzazioni e di individui condividono questo punto di vista.
A causa della crisi economica globale, i governi hanno iniziato a considerare l’idea di effettuare tagli alla spesa militare, ma senza una vera spinta da parte nostra non intraprenderanno azioni incisive in tal senso. E’ fondamentale mobilitarci a livello mondiale e dare visibilità alle nostre richieste. La priorità è sconfiggere la fame, causa di sofferenze e morte per intere popolazioni, non certo arricchire ulteriormente la macchina militare-industriale.
Nel giorno in cui si chiede che tacciano i cannoni è giusto ricordare quanti ne ha venduti l'Italia
... In alternativa, con gli oltre 15 miliardi di euro complessivi del progetto per il JSF si potrebbe: ...
Con i 130 milioni di euro di un singolo cacciabombardiere JSF si potrebbe: ...
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