"Sto male. Mi sento soffocare fra queste quattro mura in ogni momento. Ogni minuto che passa mi sembra essere l'ultimo. Mi sveglio tutte le mattine pensando che quello sarà il mio ultimo giorno". È un grido disperato quello Asia Bibi lancia dalla cella di isolamento del carcere di Sheikpura, nel Punjab pachistano, dove è rinchiusa, condannata a morte per blasfemia, nella prima intervista concessa dall'inizio della sua vicenda.
«La triste vicenda della signora Asia Bibi è costantemente seguita dalla Segreteria di Stato e dai canali diplomatici della Santa Sede, a partire dalla nunziatura apostolica in Pakistan. Sarà fatto tutto il possibile per salvarla e riportarla all'affetto dei suoi cari. Il Santo Padre prega per lei come per tutte le persone che soffrono, per i cristiani perseguitati e per quanti hanno bisogno di aiuto, senza distinzione di razza, politica e religione. E tutti ci auguriamo che il desiderio della signora pachistana di poter incontrare il Papa possa essere esaudito quanto prima».
Leggi tutto: Il Santo Padre spera di incontrarla presto (pdf)
Vedi anche i nostri precedenti post:
Salviamo Asia Bibi condannata per la sua fede (13 novembre 2010)
ASIA BIBI LIBERA? (24 novembre 2010)
Shahbaz Bhatti martire dei nostri giorni (4 marzo 2011)
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