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sabato 13 novembre 2010

Salviamo Asia Bibi condannata per la sua fede

«Rivolgiamo un accorato appello al Santo Padre affinché possa pregare, intercedere, spendere parole in favore di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte ingiustamente per blasfemia».
È questo l’appello lanciato, attraverso l’agenzia vaticana Fides, da monsignor Bernard Shaw vescovo ausiliare di Lahore, la diocesi dove si è registrato il caso di Asia Bibi, la prima donna pakistana cristiana condannata a morte per blasfemia. «Chiediamo - aggiunge monsignor Shaw - che le venga garantito il perdono e sia liberata. Invitiamo la comunità internazionale ad alzare la voce, fare pressioni e operare a tutti i livelli per la salvezza della donna, che è un’innocente. Diciamo a tutte le madri pakistane: Asia è una mamma come voi, difendetela, non lasciate che i suoi figli diventino orfani».
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Asia Bibi è una povera contadina del Punjab, 37 anni, cinque figli, una vita di lavoro e fatica nei campi di un latifondista di Ittanwali, est del Pakistan. Oltre ad essere donna, contadina e pachistana, ovvero figlia di un Paese che ai problemi della povertà assomma quelli dell´integralismo islamico, Asia ha un´altra particolarità: è cristiana, seguace di una delle chiese protestanti portate nel sub-continente ai tempi del colonialismo inglese.
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La preghiera a cui chiamano i vescovi non è una iniziativa “umanitaria”. Altre devono essere iniziative di quel genere. Umanitarie, politiche, diplomatiche, perché si metta fine allo strazio. La preghiera è l’iniziativa dell’uomo realista, dell’uomo che sa che il destino non è nelle nostre sole mani. E allora si apre nel grido, nella supplica, nella invocazione a Dio. La preghiera è l’iniziativa dell’uomo che sa come stanno le cose. Che si affida certo alle possibilità della politica e della diplomazia. Ma si affida anche e soprattutto a Dio. Perché solo Dio può accogliere e dare una giustizia smisurata, un abbraccio senza confini, eterno, all’innocente che ha versato il sangue. E ai suoi che lo piangono. E solo Dio può toccare il cuore delle vittime e dei carnefici.

Salviamo Asia Bibi - Campagna di solidarietà promossa da TV2000