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martedì 10 agosto 2010

Lettera di minacce al figlio di 5 anni di Massimo Ciancimino

«Perchè prendersela con un bambino di appena cinque anni? Che senso ha inviare un proiettile di kalashnikov a mio figlio Vito Andrea? Basta, sono stanco. Non voglio più parlare con i magistrati. Sono questi i vantaggi di cui godrei?". Massimo Ciancimino non smette di piangere. Gira e rigira tra le mani il plico, in una custodia trasparente, contenente la lettera di minacce indirizzata al figlio Vito Andrea, che compirà sei anni a novembre...
«... Sono stanco. È la verità, non ha più senso continuare il mio percorso. Ecco perchè non parlerò più con i magistrati». Massimo Ciancimino vuole, infine, chiedere alla Feltrinelli di ritirare il suo libro 'Don Vitò dal commercio, pubblicato tre mesi fa, in cui il figlio dell'ex sindaco racconta la sua vicenda personale e i particolari inediti sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e la mafia nel 1992. «Basta - conclude - non voglio più saperne. Mio figlio deve restare fuori da tutto. È mio figlio. E ha cinque anni».

"Siamo seriamente preoccupati per le minacce rivolte anche ai Magistrati nella lettera che è arrivata alla famiglia Ciancimino alla quale comunque esprimiamo solidarietà, perchè le minacce sono azioni vigliacche sempre ma quando sono rivolte ai bambini sono cose degne di un livello delinquenziale senza precedenti in questo Paese." (Giovanna Maggiani Chelli)