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domenica 1 dicembre 2024

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 1 - 2024/2025 anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


I DOMENICA DI AVVENTO ANNO C

Cuore del Discorso Escatologico è la venuta del Figlio dell'Uomo, che non narra di eventi catastrofici, ma del compimento dell'anelito di ogni credente: l'incontro con il Signore. Sole, Luna e Stelle altro non sono che immagini, simboli di divinità pagane e dei potenti di questo mondo che aspirano alla divinità, idoli di morte attorno ai quali ruota la vita degli uomini. Tutti inesorabilmente destinati a crollare davanti alla manifestazione della Gloria del Figlio dell'Uomo, al suo amore crocifisso. Vuoti, come vasi d'argilla, si frantumeranno come la statua del dio Dagon davanti alla gloria dell'arca di Dio (1Sam 5). Se per coloro che non credono questi sconvolgimenti sono causa di terrore e angoscia, per coloro che appartengono al Signore tutto questo è Kairòs, il tempo propizio per rimettersi in piedi e sollevare lo sguardo, come figli liberi riscattati dal male e dalla morte. Attenti, perciò, a non farci irretire dalla menzogna dell'idolo, a non lasciarci anestetizzare dal suo mortale veleno che promette libertà e vita, ma che ci rende schiavi e ci conduce a morte certa. E' fondamentale, allora, conoscere non la fine, quanto piuttosto il fine della nostra storia, poiché «l'uomo non è ciò che è, ma ciò che diviene, e diviene ciò verso cui va, e va verso ciò che ama» (cit.). Egli è viator, ha il suo centro fuori di sé verso cui tende e alla fine sarà ciò che attende, perché attende ciò che ama. «Beati saranno quei servi che, venendo, il Signore troverà vigilanti» (Lc 12,37).