«I migranti sono in pericolo, non un pericolo»:
è l'appello per Natale di Migrantes e Caritas
Accoglienza e dignità: per Natale è arrivato incisivo e chiaro l’appello alle comunità cristiane da parte delle commissioni calabresi di Caritas e Migrantes che denunciata anche l'indifferenza verso le tragedie del mare e rilanciato l'impegno per l'accoglienza dei più vulnerabili
È alla vigilia del Natale che Migrantes e Caritas Calabria hanno scelto di richiamare l'attenzione sulla crisi umanitaria delle migrazioni e invitano a riscoprire il significato dell'accoglienza e della solidarietà cristiana.
«I migranti sono in pericolo, non un pericolo». È con queste parole che Migrantes e Caritas Calabria esprimono il loro dolore e preoccupazione di fronte alla crescente indifferenza verso le tragedie umane che si consumano ogni giorno nel Mediterraneo.
A pochi giorni dalla celebrazione del Natale, le due commissioni della Conferenza episcopale calabra denunciano la morte di venti persone nell’ennesimo naufragio e l’attuale situazione di emergenza di un’imbarcazione con oltre cento persone a bordo, segnalata dalla ong Sea Watch. Si tratta di vite umane, spesso bambini e giovani, che fuggono da ingiustizie e conflitti, in cerca di un futuro migliore.
Il comunicato evidenzia come il significato autentico del Natale non possa esaurirsi in simboli e tradizioni. «Non possiamo solo accendere le luci del presepe e cantare nenie natalizie», affermano i responsabili di Migrantes e Caritas Calabria. È un invito esplicito a guardare oltre, a vedere nei migranti «carne viva di Cristo», come ricordato da monsignor Francesco Savino, vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana e vescovo di Cassano all’Ionio. Questi giovani, donne e bambini, che spesso approdano sulle nostre coste con «uno zaino pieno di sofferenza e sogni», non sono numeri, ma persone, fratelli e sorelle da accogliere e sostenere.
Migrantes e Caritas Calabria sottolineano l’importanza di un cambio di prospettiva: «L’altro non è una minaccia, ma una ricchezza». L’invito è a superare visioni ideologiche che vedono nei migranti strumenti per difendere confini. Solo attraverso l’accoglienza e la solidarietà, affermano, si può costruire una società capace di custodire e valorizzare un’umanità sofferente.
Concludendo il comunicato, don Mario Marino, delegato regionale Caritas, e Pino Fabiano, direttore di Migrantes Calabria, auspicano che il Natale possa rappresentare un momento di riflessione e di azione concreta per restituire dignità a chi cerca un futuro migliore. Un appello forte, quello delle due organizzazioni, che chiama ciascuno di noi a un impegno personale e comunitario, affinché il Natale sia davvero un «buon Natale» per tutti, senza esclusioni o indifferenze.
(fonte: Famiglia Cristiana 22/12/2024)