"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE
Vangelo:
Lc 2,41-52Il brano del Vangelo di questa Domenica è un anticipo del viaggio pasquale di Gesù, dove l'evangelista traccia con forza, utilizzando la tecnica dell'inclusione, un completo disegno circa il futuro di Gesù che rivela la follia della sua Sapienza, che lo condurrà al dono totale di sé. Così come le fasce e la mangiatoia (Lc 2,6-7) sono speculari alla sindone e al sepolcro (Lc 24,53), allo stesso modo la salita della Santa Famiglia a Gerusalemme fa riferimento alla "Aliyyà di Pasqua", l'ultimo pellegrinaggio che Gesù compirà nella città santa dove verrà assassinato. I tre giorni durante i quali Gesù si smarrisce ed è ritrovato nel tempio, sono il preludio dei tre giorni trascorsi nel sepolcro e della resurrezione. «Gesù ritrovato nel tempio che ascolta e interroga i sapienti è l'icona del Crocifisso Risorto che interroga e istruisce i discepoli aprendo la loro mente alla comprensione delle Scritture» (cit.). Dopo questo evento Gesù farà ritorno a Nazareth, luogo della normalità e del quotidiano, rimanendovi trent'anni nel più assoluto nascondimento. E' un mistero / progetto di una vita vissuta nel silenzio più assoluto, il grande disegno di Dio, quello di assumere la nostra esistenza in tutte le situazioni concrete. Proprio per questo motivo - e a ragione - San Paolo potrà affermare che Gesù «pur essendo di natura divina, non ritenne una rapina l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo la condizione di schiavo e diventando simile agli uomini» (Fil 2,6-7)