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sabato 18 febbraio 2023

LA CATENA ROTTA Amatevi, e la catena infinita di violenza che si nutre di violenza si romperà. - VII Domenica del Tempo Ordinario (ANNO A) - Commento al Vangelo a cura di P. Ermes Ronchi

LA CATENA ROTTA
 

Amatevi, 
e la catena infinita di violenza che si nutre di violenza si romperà.


I commenti di p. Ermes al Vangelo della domenica sono due:
  • il primo per gli amici dei social
  • il secondo pubblicato su Avvenire

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».  Mt 5,38-48


per i social

LA CATENA ROTTA

Amatevi, e la catena infinita di violenza che si nutre di violenza si romperà.

Vi fu detto: occhio per occhio... Ma io vi dico: se uno ti dà uno schiaffo tu porgigli l'altra guancia. Sii disarmato, mostra che non hai nulla da difendere. Riallaccia tu la relazione, fai tu il primo passo e l'altro capirà.
Il cristianesimo non è una religione di servi che non reagiscono; non è «la morale dei deboli che nega la gioia di vivere» (Nietzsche). Ma la religione dei re, degli uomini liberi padroni delle proprie scelte anche davanti al male, capaci di disinnescare la spirale della vendetta, di inventare reazioni nuove attraverso l'amore, che non ripaga con la stessa moneta, scombina le regole ma poi rende felici.

Siate perfetti come il Padre (Mt 5,48), siate santi perché io, il Signore, sono santo (Lev19,2). Santità, perfezione, parole che ci paiono lontane, per gente che fa un'altra vita. E invece quale concretezza nella Bibbia! “Non coverai nel cuore odio verso tuo fratello, non gli serberai rancore, lo amerai come te stesso” (Lev 19,17-18). Niente di astratto, ma il quotidiano, santità che profuma di casa, di pane, di gesti.
E di cuore, perché vediamo il Maestro indignarsi, e quante volte, per un'ingiustizia, per un bambino scacciato, per il tempio fatto mercato, per il cuore di pietra dei pii e dei devoti.
Non passività né sottomissione; quello che Gesù propone è una presa di posizione che crede all'incredibile: amate i vostri nemici perché violenza produce violenza in una catena infinita, e io scelgo di spezzarla, di non replicare su altri ciò che ho subito, di non far proliferare il male. Ed è così che inizio a liberare me stesso.
Allora siate perfetti come il Padre... non quanto, una misura impossibile che ci schiaccerebbe; ma come il Padre, con il suo stile di combattiva tenerezza.

A seguire, una serie di verbi difficili: ad amici e nemici voi porgete, prestate, fate, benedite, amate e pregate. E fatelo perché – senso ultimo del vivere - perché siate figli del Padre vostro che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi.
Noi siamo più della storia che ci ha partorito. Siamo come il Padre. Io che non farò mai sorgere o tramontare nessun sole, ma posso far spuntare un grammo di luce, una minima stella a indicare la strada.
È straordinario, verrà il giorno in cui il nostro cuore, che con fatica ha imparato l'amore, sarà il cuore stesso di Dio, e allora ameremo con il suo cuore, con un amore che sarà la nostra anima, per sempre.

Amate i vostri nemici. Ancora una volta Gesù va contro la legge, intende eliminare il concetto stesso di nemico, ancora una volta va contro ogni logica. Tutto il Vangelo è qui: «Amatevi, altrimenti vi distruggerete» (D.M. Turoldo).
Amatevi, e la catena infinita di violenza che si nutre di violenza si romperà.


per Avvenire 

Porgere l'altra guancia è un atto per disarmare  (...)

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