Per il diritto all’acqua pubblica,
«Guai a chi la ruba»
di Alex Zanotelli
Il 20 in piazza a Napoli. il Forum dei movimenti italiani per l’acqua ha indetto una manifestazione nazionale a Napoli, il 20 novembre per affermare il diritto alla gestione pubblica dell’acqua. Partenza a piazza del Gesù alle ore 11,30. Da lì partiremo in corteo per ritrovarci davanti al Comune di Napoli, Palazzo San Giacomo. Alle 14 assemblea nazionale nel Salone Caritas in via Trinchera 7
La vittoria al referendum per i beni comuni
Non possiamo permetterci il lusso di stancarci nella difesa di sorella acqua che è la madre di tutta la vita sul nostro Pianeta. Senz’acqua infatti non c’è vita. Ecco perché Papa Francesco parla di questo bene comune come “diritto alla vita”.
E’ questo che ci ha spinto a impegnarci per il Referendum (2011) che ha sancito con oltre il 90% dei voti che l’acqua deve uscire dal mercato e non si può fare profitto su questo bene. In questi dieci anni, nessuno degli otto governi, di vario colore, che si sono succeduti, è stato capace di tradurre la volontà del popolo in Legge. Il mondo politico deve vergognarsi di questo tradimento. Altro che democrazia! Siamo in piena dittatura della finanza e delle banche.
La finanza ha capito che l’era dell’oro nero è finita ed inizia ora l’era dell’oro blu. Senza petrolio possiamo vivere, senz’acqua , no! E purtroppo l’acqua, per il surriscaldamento del Pianeta, sta sempre più scarseggiando.
E non solo per gli impoveriti del Sud del mondo, ma anche per noi occidentali. Infatti anche in Italia le previsioni dicono che tra 20 anni potremo avere meno del 50% di disponibilità idrica. L’acqua così diventa davvero l’oro blu con cui fare lauti guadagni. Chi ha soldi, potrà dissetarsi e vivere. Chi ne è senza , è destinato a morire.
Così se oggi abbiamo 50 milioni di morti per fame, domani ne avremo il doppio per sete. Il governo Draghi, che incarna lo strapotere della finanza e delle banche, si sta muovendo decisamente a privatizzare la madre della vita. Tutto questo appare chiaramente sia nel DDL Concorrenza che nel PNRR (Piano nazionale per la ripresa e la resilienza). Il disegno di legge Concorrenza, approvato dal Consiglio dei Ministri, nell’articolo 6, affida al mercato i servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico.
Per Draghi la supremazia del mercato è un dogma. Per quanto riguarda il servizio idrico, i fatti dimostrano il fallimento delle privatizzazioni: aumento delle tariffe, investimenti insufficienti, reti idriche con perdite al 40%…Per di più nel DDL Concorrenza si afferma che gli enti locali che scelgono la gestione pubblica, dovranno “giustificare” il mancato ricorso al mercato.
E’ il tradimento totale del Referendum.
Per Draghi il modello da seguire sono le multiservizi del Centro-nord quotate in borsa , come Acea(Lazio), A2A(Lombardia),Hera(Emilia Romagna) e Iren (Piemonte) , modelli da seguire secondo il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR).
Il PNRR destina all’acqua 4.3 miliardi di euro( pochi per un bene così prezioso!) che andranno in buona parte a questi miltiservizi del centro-Nord, per gestire le reti idriche del sud perché Draghi considera incapace il Centro-Sud a gestire industrialmente l’acqua. E’ la nuova colonizzazione del Sud ! Non possiamo accettare questa forzata privatizzazione che andrà ad arricchire gli azionisti in borsa. Non dimentichiamo che l’acqua è già quotata in borsa a Wall Street.
Sui media locali di Napoli, era emersa la notizia che il nuovo sindaco ,prof. Gaetano Manfredi, era intenzionato a privatizzare i servizi pubblici locali. Notizia ridimensionata poi dallo stesso sindaco.
Ricordiamoci che Napoli è l’unica grande città in Italia ad aver obbedito al Referendum, trasformando l’azienda idrica cittadina Arin Spa in Acqua Bene Comune (ABC), un’Azienda Speciale, che non può fare profitto, ma solo utili da essere poi reinvestiti nel servizio idrico.
Questa situazione allarmante ha indotto il Forum dei movimenti italiani per l’acqua a indire una manifestazione nazionale a Napoli, il 20 novembre per affermare il diritto alla gestione pubblica dell’acqua.
Ci ritroveremo in piazza del Gesù alle ore 11,30 con le nostre bandiere e striscioni dell’acqua. Da lì partiremo in corteo per ritrovarci davanti al Comune di Napoli, Palazzo San Giacomo.
Alle 14.00 ci ritroveremo nel Salone Caritas in via Trinchera, 7 per un’assemblea di tutte le realtà locali e regionali d’Italia, con la guida del coordinatore del Forum, Paolo Carsetti. Parteciperà anche il prof . Alberto Lucarelli che deluciderà gli aspetti giuridici dei vari decreti.
E’ un momento cruciale in difesa della Madre della Vita: l’acqua.
(fonte: Il Manifesto 17/11/2021)