Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Gv 6,1-15
Al centro del capitolo 6 del Vangelo di Giovanni " il pane ", presente ben 21 volte su 25 in tutto il Vangelo. Si tratta di un pane che i discepoli non conoscono ancora, un pane che si mangia senza pagare nulla, che sazia ogni fame nell'uomo e dona la vita eterna, la capacità cioè di vivere dello stesso amore del Padre vivendo da fratelli tra di noi. Questo Pane di vita è Gesù e soltanto chi vive di Lui, chi si fa figlio nel Figlio vivendo da fratello ne potrà mangiare. Chi invece prende parte al banchetto della vita vivendo solo per se stesso ";mangia la propria condanna "; (1Cor 11,29). Diversamente dai sinottici, Giovanni non racconta l'istituzione dell'Eucaristia perché essa è l'argomento di tutto il suo Vangelo. Qui però ne illumina il mistero esplicitandone nei capitoli successivi (13-17) le reali conseguenze per la sua comunità. Il Pane che ci viene donato è amarci così come siamo amati, spezzando anche noi come Gesù la nostra vita per tutti i fratelli. Il: "Fate questo in memoria di me! " di Gesù, non è tanto un ripetere senza fine le parole e i gesti di Gesù trasformandoli in un rito, ma il comando di offrire come Lui ha fatto la nostra vita nell'amore e per amore.