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venerdì 6 novembre 2015

"La Chiesa e la grande malattia" di Massimo Toschi

curia Nel Natale del 2014, papa Francesco ha parlato delle quindici malattie della curia. Un testo impressionante e impietoso che indicava la responsabilità di tutti e ciascuno. È tempo di scegliere nei luoghi del governo della Chiesa coloro che sono la carne e le piaghe di Cristo e non i cosiddetti esperti, sempre legati a correnti di potere.

Davvero la Chiesa appare molto malata, vorrebbe camminare sulle acque e in realtà affonda e rischia di affogare.

Forse è venuto il tempo di porre la scure alla radice dell’albero. Operazione dolorosa che appare sempre più necessaria. Il dio denaro e il dio potere seducono oltre ogni misura. E’ tempo di chiudere lo Ior, che appare non riformabile. E’ tempo di scegliere nei luoghi del governo della chiesa i poveri, i disabili, gli immigrati coloro che sono la carne di Cristo e le piaghe di Cristo e non scegliere i cosiddetti esperti, sempre legati a correnti di potere.

Mi pare che dietro questa vicenda c’è una operazione di discredito nei confronti del papa. Ci sono manine e manone, che gettano fango. E’ una antica storia, ma che oggi esplode. Di fronte al denaro sono i professionisti della carità e la chiesa come ong, che sanno utilizzare i poveri per fare il loro interesse. Di fronte a papa Francesco che chiama alla chiesa povera e dei poveri si presentano i numeri, assolutamente fuori controllo, frutto di un cristianesimo violento e potente.

Chi vuole attaccare papa Francesco, suggerisce lo scandalo dei soldi, per dire che solo i ricchi possono compiere la riforma della Chiesa. Il Corriere della sera offre questo tipo di interpretazione, lasciando presagire una debolezza di papa Francesco nel governo della Chiesa, scegliendo persone sbagliate e compiendo azioni affrettate.

Ricordo che nell’incontro con la curia per il Natale del 2014, il papa parlò delle quindici malattie della curia. Un testo impressionante e rivelativo di una situazione ai limiti della catastrofe, di una malattia e di una febbre fuori controllo. Un elenco impietoso, che indicava la responsabilità di tutti e ciascuno

Ecco l’elenco, che il papa ha indicato a tutta la chiesa e ai poveri cristiani:

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E’ passato meno di un anno e oggi è evidente che queste malattie sono operanti nel corpo della Chiesa. Le ultime tre si impongono per la loro attualità fin nei dettagli dei giornali e delle riviste. Il papa le ha indicate per chiamare alla conversione e penitenza ogni famiglia, gruppo, comunità

Il papa sapeva che alcune situazioni sarebbero precipitate, come è avvenuto, ma ha voluto dare a tutti un tempo vero di penitenza e di misericordia, che forse qualcuno ha ritenuto come un avallo all’impunità.

L’ultima malattia della ricchezza e del potere, dei soldi e degli affari spiega in modo nitido quanto sta accadendo in queste ore. E’ davvero la malattia delle malattie. L’ultima delle malattie perché le porta tutte a compimento.
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Questa malattia richiede una terapia, coraggiosa e incessante e che l’umile medico del Signore dona sempre ai suoi figli. Ecco il Vangelo e nient’altro che il Vangelo. Ecco i poveri e nient’altro che i poveri. Ecco le lampade che illuminano il nostro cammino nella notte della storia: il Vangelo e i poveri. Essi sono lampada ai nostri passi.

La Chiesa italiana, con il suo convegno di Firenze, mostri la sua esemplarità rispetto al Vangelo dei poveri e alla povertà della Chiesa. Si compirà in lei cosi la grazia della conversione, che papa Francesco chiede a tutti.

Appare ancora più chiara la scelta del giubileo della misericordia, fatta da papa Francesco. Senza la misericordia di Dio siamo destinati a perire. Un atto dunque non sentimentale, ma radicalmente teologico, senza il quale la Chiesa rischia di perdersi.


Vedi anche il nostro post del 24/12/2014:

Vedi il post già pubblicato:
Vatileaks 2 - “Non è una debacle per la Chiesa ma un momento bello in cui stanno emergendo le negatività e le fragilità. Quando il peccato viene fuori, fa male, ma è un momento positivo”...