Cari amici, mi fa piacere iniziare il nuovo anno andando insieme con voi nel deserto. Anche se non conosco il volto di ognuno, sento che mensilmente mi seguite in questa breve lettera che apre il nostro quaderno. Sono tanti i significati che possiamo attribuire al deserto. Il deserto con la sua variabilità di paesaggi al soffio del vento, ci può ricordare la nostra società dove tutto cambia velocemente e dove l’esperienza della mancanza di certezze, di punti saldi di riferimento, fa emergere smarrimento, ansia e solitudine. Il deserto è il luogo del vuoto; tutti viviamo nella società del “troppo-pieno”, dove oggetti e cose cercano inutilmente di riempire e chiudere quello spazio che si rivela sempre più di un’altra natura. Il vuoto può creare angoscia, disorientamento, ma è anche l’ambito privilegiato che custodisce la dimensione mistica, quella della relazione col Mistero, il Bene grande che ci avvolge...