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domenica 30 dicembre 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 7/2018-2019 (C) di Santino Coppolino


"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Lc 2,41-52



Luca, nel brano che è un anticipo del viaggio pasquale di Gesù, traccia con forza, usando la tecnica dell'inclusione, un completo disegno circa il suo futuro, rivelandoci la follia della sua sapienza che lo condurrà al dono totale di sé. Così come le fasce e la mangiatoia (2,6-7) sono speculari alla sindone e al sepolcro (24,53), ugualmente la salita della Santa Famiglia a Gerusalemme fa riferimento all'Aliyyà di Pasqua, l'ultimo pellegrinaggio che Gesù compirà nella Città Santa dove consegnerà la sua vita, e i tre giorni in cui Gesù si smarrisce e viene ritrovato, sono il preludio dei tre giorni trascorsi nel sepolcro e della sua resurrezione. Gesù ritrovato nel Tempio mentre ascolta e interroga i sapienti <<è l'icona del Crocifisso Risorto che interroga ed ammaestra i discepoli e apre loro l'intelligenza delle Scritture>> (cit.). Dopo questo evento Gesù tornerà a Nazareth, luogo della quotidianità e della vita di tutti i giorni, rimanendovi per trent'anni nel più assoluto silenzio e nascondimento. E' il mistero di una vita vissuta nella normalità, il grande progetto di Dio di assumere in pienezza la nostra povera e fragile esistenza in ogni situazione concreta. 
Proprio per questo motivo, e a ragione, l'apostolo Paolo potrà scrivere che Gesù  <<non ritenne una rapina l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo la condizione di schiavo e divenendo simile agli uomini>> (Fil 2,6-7).